Pubblicato in: Fiutando Libri!

I ragazzi che leggono

Non è una novità quanto io tenga ai miei lettori. Ai ragazzi che leggono. Quanto vorrei che avessero più voce e non solo a scuola. Vorrei che la lettura diventasse motivo di aggregazione come lo sono lo sport, il teatro per alcuni o magari il cinema. Eppure ci sono intoppi e vuoti e non sempre i libri giusti arrivano tra le mani dei ragazzi. Il gruppo di lettura per adolescenti, Leggere ribelle, a cui ho il piacere di partecipare  mi sta svelando un sacco di meraviglie e il mio cervello si è messo in moto per capire e migliorare la mia collaborazione.

Da un lato voglio proporre agli adolescenti bibliografie che non conoscono, ma che sono state apprezzate da tanti lettori della loro stessa età, e dall’altra voglio dare spazio alla loro voce in merito ai libri. Mi piacerebbe essere un tramite e un buttafuori-adulti insomma. I ragazzi al centro, dice questo libro che s’intitola Ci piace leggere!. Sì, ci voglio lavorare. Sto toccando con mano la bellezza di cui i lettori adolescenti sono capaci e non si può descrivere, né si può negare.

Noi adulti che scriviamo (o consigliamo libri) per ragazzi crediamo a volte di sapere cosa sia meglio per loro. Davvero lo sappiamo?

Ci piace leggere! risponde con semplicità. Questo libro scritto da ragazzi lettori è prezioso. È la testimonianza di un numerosissimo gruppo di lettori che sorregge un intero e unico festival letterario: Mare di Libri. Sono voci di ragazzi e si sente, come si vedono i ragazzi dietro al festival. Dei ragazzi bravi, organizzati, intelligenti come tanti ma uniti dalla passione per la lettura.

Ecco una frase del libro che vorrei fosse gridata a gran voce, che per me è un capolavoro.

“Cari scrittori non abbiate paura a raccontare il mondo così com’è, perché noi quel mondo lo abiteremo. Scrivete libri onesti, scrivete storie intense. E combattete perché vengano pubblicate.”

Direi che va stampata a lettere cubitali e ci va tappezzato il mondo dell’editoria in generale. Se fosse facile essere un romanziere saremmo tutti scrittori, ma non lo siamo. Chi scrive qui, sul blog di un cane, se lo domanda spesso se è una buona narratrice di storie; umile e onesta sì, ma buona? Una risposta non riesce a darsela.

Teniamo in grande considerazione la voce dei ragazzi, credo sia fondamentale. Ascoltarli è fondamentale se vogliamo scrivere non per loro: solo se vogliamo scrivere, a volte, anche di loro.

Se i libri non devono dare risposte ma suscitare dubbi e domande, anche scrivere è un percorso faticoso in cui le risposte sono sempre un passo avanti e non si riesce mai ad afferrarle.

Ci piace leggere! è da leggere!

Pieno, straripante, di spunti di riflessione intelligenti, poco comodi o davvero scomodi.

Insomma da non perdere per chi vuole ascoltare.

Un’ultima brevissima citazione che per me è l’ennesima sottolineatura (a matita); una necessità per scavalcare una naturale barriera generazionale che non va demonizzata ma solamente compresa “…vorremmo che le nuove tecnologie fossero descritte come parte integrate della vita di noi adolescenti, come sono ormai nella realtà”.

Autore:

Autrice di narrativa per ragazzi. http://www.icwa.it/profili/facchini-giuliana http: //www.facebook.com/pages/Giuliana-Facchini/10647355940250 http://giulianafacchini.wix.com/giuli

2 pensieri riguardo “I ragazzi che leggono

  1. Salve Giuliana, che bello questo suo post.
    Anch’io collaboro con un gruppo di adolescenti del mio paese, una volta a settimana ci troviamo per discutere di alcune tematiche cercando di fare in modo che siano loro a buttare fuori il loro punto di vista senza sentirsi giudicati o osservati da un mondo adulto che spesso non è in grado di capirli.
    La nostra proposta è stata quella di avvicinarli alla scrittura offrendo loro uno spazio e la libertà di esprimersi, da questo nasce borckeepers.wordpress.com, un blog gestito interamente da loro e che nel contesto paesano sta avendo un discreto interesse, aprendo a volte gli occhi anche a genitori che si rendono cosi conto di non sapere proprio bene chi sono i loro figli.
    Da questo stanno nascendo altri progetti, uno legato al teatro ed uno legato ad alcune letture in contesti complessi (con ragazzi oncologici e case famiglia), questi adolescenti vivono un mondo fatto di colori che noi adulti molto spesso non sappiamo vedere.
    Tramite una piattaforma di co-working si tengono in contatto, condividono gli articoli, si autocorreggono, si confrontano e poi pubblicano.
    E’ incredibile quanto abbiano da dare…

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