Pubblicato in: Ragionando di un cane di nome Brik...

Umi, mi sono perso la nonna!

Con Bryce e la nonna vado in un grande negozio di articoli da campeggio.

Bryce è bravissimo nei luoghi pubblici e mi segue tranquillo ma con noi c’è la nonna. Per il brik qualunque numero oltre l’uno costituisce un gregge e quindi abbandona l’aria distratta e, visto che io sono al guinzaglio, si concentra sulla nonna. Ci avviciniamo tutti insieme al banco dove la commessa sta spiegando a un grosso signore lo smontaggio della Quechua 2seconds che, diciamocelo, non è cosa per tutti. Non intervengo, ma per chiudere la 2seconds o porti in vacanza con te la ragazza tutorial Quechua oppure hai bisogno di un colpo di fortuna, e in quel caso sei solo in piazzola. Diversamente quando lotti senza successo per trasformare un cerchio flessibile con diametro 50cm in due di 25cm, hai sempre alla tua destra un camper extra-lusso con l’equipaggio che sorseggia l’aperitivo guardandoti e alla tua sinistra uno di quei campeggiatori tedeschi che monta perfettamente una tenda a tunnel 8 posti di notte, sotto la pioggia, con la lampada frontale e a piedi scalzi. Non divaghiamo, comunque.

Mentre aspetto pazientemente, il brik all’improvviso salta su 4 zampe perché non vede più la nonna. Lancia un abbaio di allerta che sfida il punto di crepatura delle vetrate. M’irrigidisco e lo seguo alla ricerca della dispersa perché non sopporterei un secondo ululato. Slalom tra le corsie, coda alta, salto del wc chimico in esposizione, sguardo attento… dov’è la nonna? Non trovo la nonna!protesta Abbiamo perso la nonna? M’innervosisco al secondo richiamo alle armi del brik, mentre da dietro il reparto fornelletti a gas spunta la nonna. “Fai star zitto quel cane” dice lei, “Cercava te”, rispondo io. Sbuffo: una da libri, gatti, gelato e hotel a 5 stelle perchè se ne va in giro tra i wc chimici, le stoviglie in plastica e gli sgabelli da pescatore? Ma si sa, la curiosità è nonna. Ricompattiamo il gruppo e mentre il signore ancora medita sul catalogo Quechua, chiedo alla commessa quello che mi serve. Sto pagando e mi viene la pelle d’oca quando sento la nonna ululare: “Mi sta leccando la borsa!” Mi giro di scatto e la vedo allontanarsi inorridita dal brik che rinfodera prontamente la lingua. Sorrido alla commessa e mi avvio all’uscita a passo veloce, ma la nonna non ci segue. Esco, mi volto e la vedo arrivare al fianco del signore di prima che stringe la sua nuova 2seconds rossa e la sento dire: “Sa, il cane di mia figlia mi ha leccato la borsa” mentre con un fazzolettino di carta pulisce la piccola tracolla color panna abbinata alle scarpe e alla giacca di lino. Il grosso signore fa una faccia strana, non si sa se ancora abbia dubbi sullo smontaggio, oppure sia disorientato dal cane lecca-borse. Il brik si siede più tranquillo, poi mi guarda, abbassa le orecchie e protende il muso verso di me. Pare volermi dire: “… era per seguirla meglio, per metterle addosso il mio odore”. Lo accarezzo sul capo e mormoro “Capisco, capisco”.

Giuli

Autore:

Autrice di narrativa per ragazzi. http://www.icwa.it/profili/facchini-giuliana http: //www.facebook.com/pages/Giuliana-Facchini/10647355940250 http://giulianafacchini.wix.com/giuli

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