Pubblicato in: Avvertenze ed effetti collaterali, Fiutando Libri!

Gruppi di lettura per adolescenti: appunti di viaggio

Ho avuto la fortuna di coordinare un gruppo di lettori adolescenti ( LEGGERE RIBELLE ) che ha concluso la sua prima stagione qualche giorno fa e sento il desiderio di condividere in questo articolo alcune considerazioni tratte dalla mia esperienza. Questo blog è per me un diario professionale e anche personale, lì dove il mio mestiere e la mia vita si sovrappongono.

Io sono un’autrice, ma da vent’anni, da quando ho cominciato a scrivere storie con protagonisti ragazze e ragazzi, non ho mai smesso di leggere romanzi di colleghe e colleghi italiani e stranieri e di curiosare ovunque si parli con competenza di promozione/educazione alla lettura. Oggi essere un’autrice (etichettata) per ragazzi ha poco a che vedere con la visone romantica della scrittrice tout court.

Non so bene quando mi sia venuto in mente di provare creare sul territorio dove vivo uno spazio dedicato ai lettori dai 13 ai 17 anni, ma in realtà credo di averlo meditato e studiato per anni. Forse non pensavo neanche che un giorno lo avrei fatto davvero.

Dopo un incontro in una scuola per uno qualunque dei miei romanzi, non so bene perché, ma si finiva per restare sempre a chiacchierare di libri con un gruppo di ragazze e ragazzi, che spesso mi sacrificavano la ricreazione. Non mi è mai piaciuto fare incontri con platee enormi, dove posso spezzetto, resto ore in più con lo stesso compenso (!) ma cerco il dialogo e il confronto personale con i miei lettori. Sempre. Consigliavo libri e finivo per raccontarli in breve e vedevo occhi affamati intorno a me. Insomma la fame di libri tra gli adolescenti c’è. I potenziali lettori si nascondono ovunque.

Quello che mancava, dunque, era uno scaffale dove trovare buoni romanzi di narrativa contemporanea. Libri sconosciuti nelle scuole e poco venduti/proposti nelle librerie se non in quelle specializzate. Buona letteratura pluripremiata da anni in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e non solo, ma per lo più sconosciuta agli adolescenti in Italia.

Come a volte capita, forse si sono allineati i pianeti giusti, ho incontrato un’educatrice territoriale Paola Zermian che crede nel potere dei buoni romanzi in età adolescenziale e una bibliotecaria indomita e quindi tutto è cominciato.

Tre importanti punti da unire per partire con un gruppo di lettura dedicato ai ragazzi dai 13 ai 17: una pedagogista, una persona che conosce bene il territorio e una lettrice forte in grado di portare agli adolescenti i libri giusti per far nascere la passione per la lettura o anche solo alimentarla adeguatamente.

Quali sono i libri giusti? Quelli che consigliano altri lettori adolescenti.

Questo è il principio da cui parte tutto. Se mi sento in grado di proporre libri a un gruppo di ragazzi è perché per anni e anni ho letto libri consigliati da lettori adolescenti esperti (come quelli, per esempio, del festival di Mare di libri di Rimini). Da lì tutto è cominciato. Ho ascoltato autori come Murail, Chambers, Burgess e parecchi altri, ho partecipato a seminari organizzati da Festivaletteratura di Mantova o Hamelin di Bologna e partendo dai gusti dei ragazzi e della scrittura di grandi autori contemporanei pluripremiati e grandi educatori alla lettura, sono nate le mie bibliografie. Anni di letture. Anni ad ascoltare consigli letterari di esperti che stimo e ammiro. Anni ad approfondire gli spunti che mi arrivavano. Anni, non giorni e solo per avere un piccola formazione. Lo riconosco.

Lo ribadisco perché un gruppo di lettura per ragazzi adolescenti non s’improvvisa. Quando s’improvvisa, scusate se lo scrivo e sono antipatica, si fanno danni o al massimo non si creano lettori (e allora un club serve solo ad alimentare l’ego dell’adulto che lo dirige). Che danni? Più che danni, occasioni perse: non si allargano le prospettive di lettura con buoni libri; non si affina il gusto per la lettura che poi con il tempo porterà il lettore a cercare altri buoni romanzi, i propri buoni romanzi, scegliendo con cognizione di causa.

I libri giusti sono quei romanzi che sono ben scritti e raccontano una buona storia e che affrontano argomenti forti e vibranti, perché se vogliamo creare lettori (o la passione per la lettura) tra i giovani adolescenti dobbiamo mirare al cuore e toccare le loro emozioni.

Di autori contemporanei perché vicini alla realtà dei potenziali lettori e vivi perché non si facciano l’idea che la letteratura appartenga solo a persone morte. (I mestieri creativi esistono anche oggi).

Scrittura contemporanea di grande qualità+una buona storia+emozioni.

Altro particolare importante è che non si deve obbligare nessuno a leggere un certo romanzo, ma si può, a ogni incontro, offrire un ventaglio di proposte invitanti e accattivanti, soprattutto se si accolgono lettori dai 13 ai 17 anni, che sono molto diversi tra loro. Noi siamo arrivati ad avere sul nostro scaffale dei libri 100 romanzi, in un anno e 10 incontri. Ognuno affronta la lettura quando vuole e quando se la sente, non c’è obbligo. Ci sono molti buoni romanzi diversi tra loro. Si può leggere di quello che interessa o stimola di più in quel preciso momento della vita, senza imposizioni. E poi ogni lettore può portare le proprie proposte di lettura.

Dunque, a ogni incontro si potrà scegliere liberamente un libro da leggere, che poi con naturalezza spesso diventano più di uno. I buoni libri mettono appetito.

Il libro letto poi si racconta/ propone agli altri giovani lettori senza fare spoiler e con l’entusiasmo o il non entusiasmo che ha suscitato la lettura. Se si sono letti gli stessi libri (capita naturalmente) se ne discute. Ne discutono tra lettori. Certi romanzi arrivano poi sul blog del gruppo sotto forma di consigli letterari. Quindi se l’argomento che attira il lettore adolescente è forte, verrà letto/vissuto, poi raccontato e quindi addirittura scritto. Tutto questo si chiama crescere con i libri, diventare lettori consapevoli e autorevoli, saper parlare e scrivere e pensare. Un’operazione delicatissima che va fatta con responsabilità nonostante sostanzialmente per i ragazzi sia solo leggere insieme. Ecco perché un’educatrice esperta di dinamiche di gruppo adolescenziali c’è, osserva, legge, supporta.

Perché un blog?

Il blog è la voce della piccola impresa di alcuni ragazzi adolescenti nel mondo della lettura; lascia una traccia nel tempo per noi e per gli altri; combatte l’immagine del ragazzo lettore come solitario e casalingo, lo trasforma in leader positivo: i ragazzi che leggono creano ragazzi che leggono.

Importanti sono soprattutto i momenti di verifica e riflessione tra gli organizzatori ma anche tra gruppi di lettura.

Ecco a cosa serve fare rete: al confronto. E serve uscire dalle pareti della biblioteca, zona confort, e andare ai festival, partecipare a iniziative collettive, incontrare autori e conoscere altri ragazzi che partecipano ad altri gruppi di lettura.

E ancora, chi si prende il piacere e l’onere di organizzare un gruppo di lettura deve fare autocritica se necessario e i conti con i bilanci di fine anno; senza timore, senza vergogna verificare con chi l’affianca i punti critici e migliorarsi, perché tutti sbagliamo e tutti possiamo migliorare.

Insomma fare le cose per bene per creare lettori adolescenti, per far crescere quelli deboli e alimentare quelli forti, non ha nulla a che vedere con l’improvvisazione sopratutto in un Paese di adulti non lettori.

Come per il teatro e per la danza così anche per la scrittura, tutti si sentono autorizzati e competenti per scrivere libri, fare corsi di scrittura o organizzare gruppi di lettura per ragazzi adolescenti (che sono cosa diversa da quelli per adulti).

Nessuno manderebbe il proprio figlio in una scuola dove insegnano docenti che non hanno una laurea e non sono abilitati all’insegnamento, ma nessuno ha problemi a comprare un libro di pessima qualità per i propri figli o per sé… ma questa è un’altra storia e un altro articolo.

(Per approfondire Gdl per adolescenti, come non educarli L’incontro con l’autrice e gli articoli raccolti in FIUTANDO LIBRI)