Pubblicato in: Pensieri canini

Vive la République!

Del mio branco fa parte anche la nonna, 1/2 francese e 1/2 romana, che arriva trotterellando allegra ogni mattina. Con i miei fratelli umani fondai il movimento Cinque Zampe per la protezione dei diritti del cane domestico e la Umi andò subito in minoranza facendo crollare ogni opposizione, ma la nonna è una frangia estremista di resistenza. Lei usa l’arma del giornale arrotolato con la quale mi minaccia quando mi avvoltolo sul tappeto del salotto per grattarmi. Tsè, dovrei fingermi spaventato come se non sapessi che un giornale si riduce a coriandoli in un baleno? Ingenua come una figlia dei fiori!

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La nonna legge sempre con un gatto in braccio e per lei i gatti hanno sempre ragione ed io ho sempre torto. Non posso salire sul letto, i gatti sì; non posso sedermi sul divano, i gatti possono dormirci acciambellati per ore e possono anche usarmi come cuscino, ma io non posso giocare con loro: li spavento! Quando mi scappa è una guerra: “no sulle ortensie, no sul lato rock-garden, no sulla salvia!” grida la nonna e mi tocca saltellare a tre zampe fino all’oleandro, ma… i gatti la fanno ovunque perchè loro segnano il territorio, delimitano il perimetro del nostro giardino per tenerne fuori i felini della zona, cioè pisciano dappertutto.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA La nonna è un’anguilla e se viene con noi al mercato, sguscia e scivola tra i banchi come un’anguilla e mi tocca diventar matto per ritrovarla, dare l’allarme “nonna dispersa” e trascinare la Umi sulle sue tracce.

Eppure… eppure la nonna è corruttibile. Crede di riuscire ad aprire la scatola dei biscotti senza che io la senta. La colgo sempre con le mani sul bottino e allora compio, insaziabile, la mia vendetta: la guardo, la fisso seguendo il moto dolce dei frollini senza zucchero che lei intinge nel tè. (Sono un border collie quindi controllo le pecore con lo sguardo e come da DNA sono maestro nell’ipnosi) I miei occhi la colpevolizzano, la fanno sentire una grassa umana che affama un triste cane sull’orlo della denutrizione. E poiché sono un grande artista, lascio scendere a terra, con l’abilità del ragno che tesse, un filo di bava. Allora lei immancabilmente cede e con senso di colpa misto a disgusto, mi allunga un frollino. Non dovremmo mangiare i biscotti, io perché sono allergico ai cereali e lei perché ha un pessimo rapporto con il suo indice glicemico, ma nessuno di noi due farà mai la spia alla Umi.

Infine, la nonna si arrabbia con la Umi e la rimprovera per l’anarchia che regna nel nostro branco. Non è vera anarchia, in realtà comandano i gatti, ma  quest’ultima considerazione lo tengo per me. Vive la République!

Brik

Pubblicato in: Pensieri canini

… acqua alle corde!

Stamattina il mio fratello umano ha perso di nuovo l’autobus per andare a scuola, la Umi e io, che stavamo uscendo per la nostra solita tranquilla passeggiata, ci siamo catapultati in macchina per recuperarlo e accompagnarlo. Ma a me scappava… vabbè, mi sono detto, la trattengo.

Non amo i viaggi in macchina però ormai mi ci sono abituato e quando si va in città guardo fuori dal finestrino. Mio fratello aveva messo la musica che piace alla Umi per farle passare il nervoso, lui usa Billy Joel come io uso il mio sorriso canino e la scodinzolata allegra per farmi perdonare. OLYMPUS DIGITAL CAMERACi siamo fermati e ho visto un’umana stranamente vestita. Aveva la faccia nera come corteccia d’albero, l’espressione storta, due paia di pantaloni uno sull’altro e zoppicava. Ha teso la mano verso di me e io ho dato una leccata al vetro del finestrino, mah.

Intanto mi scappava, ma alla fermata successiva c’era un’altra umana. Era alta, con delle alza-zampe posteriori lucide e dal tacco altissimo. Sopra il corpo senza pelliccia portava giacca e gonna rossa (noi border memorizziamo fino a mille vocaboli: è scientificamente provato) e aveva i capelli neri, ma così neri e lucidi che, secondo me, pure a lei sulle crocchette mettono Olio di Salmone purissimo. Poi aveva due frisbee scuri sugli occhi, tanto larghi che le coprivano mezzo muso. A me in funivia hanno messo la museruola e credo che quei frisbee siano, per gli umani, un po’ la stessa cosa.Foto0181Infine arrivati a scuola c’erano tanti giovani esemplari di adulto umano: teneri, tutti uguali che sapevano di latte ma anche di sigaretta.Son strani gli umani senza pelliccia che si travestono come vogliono e comunque mi scappava.

La mia Umi va sempre in giro con un vecchio paio di pantaloni da trekking, maglietta e scarpe da ginnastica, poi, adesso con i capelli corti dicono assomigli a un carciofino (Cosa sarà un carciofino? Questo vocabolo mi manca.) Ma la Umi sa di buono e un po’ di mamma e così mi piace! Maledetta musica, accidenti al giovane umano di casa: anch’io mi sto rammollendo! Ehi fratello, metti su gli AC/DC la prossima volta altrimenti perdo mordente! 

Intanto siamo arrivati al parco: apro le paratie, acqua alle corde, allago il mondo!

Brik

Pubblicato in: Ragionando di un cane di nome Brik...

Ehi ho!

Convivere con un cane da lavoro può avere dei momenti critici. I border collie sono cani da lavoro, allevati negli anni per governare greggi di pecore nelle lande scozzesi. Cani intelligenti e coraggiosi. Alcuni non hanno le lande scozzesi per lavorare ma la capacità di adattamento e d’interazione di questi animali è sorprendente.

Quaranta metri quadri di giardino non sono esattamente delle lande e tre umani non sono un gregge, ciò nonostante il brik si è alzato e…                                                                  dopo un po’ di stretching OLYMPUS DIGITAL CAMERA

ha tirato fuori dal recinto le sue pecore,

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ha stabilito quali piante fossero da spostare,

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e ha vigilato sul lavoro di giardinaggio con la giusta attenzione.

 

Border-Brik non è mai inutile: può scavare delle buche del diametro giusto esattamente dove NON devi piantare nulla; rubarti il rastrello perché è fatto d’ottimo legno; uscire dal cancello aperto per andare a discutere con i cani dei vicini proprio mentre tu sei in bilico sulla scala per potare l’ultimo inarrivabile tralcio.

Ovviamente quando le pecore sono rientrate all’ovile, il border chiederà il suo compenso: vorrà sfruttare quel giardino pulito per giocare a tirare la corda, rincorrere la pallina o per eseguire gli esercizi più difficili con l’incentivo dei più gustosi bocconcini. LUI ha lavorato, quindi esige il pagamento e se tu sei stanco non ha importanza. LUI eseguirà azioni di stalking scovandoti ovunque tu ti nasconda… sentirai i suoi unghioli zampettare fin sulle scale della mansarda dove giungerà con la pallina in bocca per invitarti a fare quattro tiri oppure ti sorprenderà in bagno dove, nudo, stai per entrare in doccia e ruberà la corda dell’accappatoio perché è un’ideale fune da trazione. In ultimo se ti ti scoverà disteso sul divano mentre stai cercando di ritrovare le forze, ti leccherà un piede con coscienza e perseveranza erodendo le tue difese a poco a poco con quella tortura da lingua umidiccia che ti farà urlare infuriato prima che arrivi al polpaccio.

Quindi in risposta alle tue grida esasperate se ne andrà a sdraiarsi sul tappeto, con il muso appoggiato sulle zampe incrociate, gli occhi chiusi e l’aria offesa di chi è stato mortificato fin nel profondo del suo animo. Chi ha dato tutto e non ha ricevuto nulla.

Allora tu cederai. Raccoglierai quel che resta delle tue forze e giocherai col border… lo farai in preda a un lieve senso di colpa che si trasformerà velocemente in un sorriso divertito perchè, come-sai-ma-avevi-momentaneamente-dimenticato, nulla è più rivitalizzante di qualche momento di gioco con un border allegro e felice. Occhi ridenti, lingua penzoloni e una sola filosofia di vita: ama e gioca!

Giuli

Pubblicato in: Pensieri canini

sono scivolato sul profumo di banana

Scivolo, sguscio ma le unghie delle zampe non hanno presa sulla ceramica. Le orecchie sono appiattite all’indietro che sembra non le abbia per niente e il mio sguardo è perso nel vuoto: so che non riuscirò a scappare eppure ci provo. Cercano di blandirmi con parole dolci ma non hanno nessuna intenzione di mollarmi. Mi alzo sulle zampe posteriori arrampicandomi con quelle anteriori sull’umana che mi bracca. Quella lancia un urlo e riesco a evadere, l’altro traditore perde l’equilibrio e finisce a terra e io sono libero ma non del tutto perché la porta è chiusa. Qualcuno mi agguanta per la collottola e mi sbatte di nuovo dentro.

Mi sveglio: sono nella mia cuccia e la doccia me l’hanno già fatta ieri, quello di oggi era solo un incubo. Ecchecavolo!!! … se avessi amato l’acqua nascevo foca no?

 

puzza

La Umi lava qualunque cosa le capiti sottomano in questo periodo e le sono capitato io! Però ho lasciato un servizietto nel bagno: nella fuga ho sparso sapone per cani alla banana (ALLA BANANA? MA SI PUO’?) ovunque e ovunque ho lasciato peli e pozze d’acqua. Ci penserà due volte prima di lavarmi ancora, la fetente con la mania del pelo profumato. Chi mi ha tradito davvero è il fratello umano: da lui non me lo sarei aspettato! Adesso te li scordi i tuoi giochini: sotto, otto, sali, gira… ti arrangi e la prossima volta ti prendi una scimmia che con la banana ci sta pure bene!     Brik

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Dopo-bagno!