Pubblicato in: Donne in corriera e madri da tartufo, Fiutando Libri!

La mia – Children’s book fair 2017 – festa del Libro per ragazzi!

La mia settima fiera del libro per ragazzi è stata un po’ una festa. Non è mancato nulla: i libri belli, gli autori speciali, gli eventi importanti e la stanchezza di fine giornata. La comunità dei libri per ragazzi è ben assortita e alla fine ci si conosce e ci si apprezza un po’ tutti, famosi e non famosi. Librai, bibliotecari, blogger, insegnanti, autori, illustratori e editori che amano i libri si annusano tra loro e si riconoscono, ne nasce una bella confusione di abbracci. Quest’anno non sono mancate le emozioni;  vedere commosse delle giovani editrici che dopo anni sono riuscite a portare in Italia un capolavoro degli albi illustrati internazionali, dice tanto. Perché tanti credono in questo lavoro strano che sta in precario equilibrio tra il raccontare e il formare, che non vuole educare i ragazzi ma che manda inevitabilmente tanti messaggi. Bello perdersi tra contest, premi e illustrazioni, ma bello guardarsi in faccia tra noi che per i ragazzi scriviamo, leggiamo,  a volte lottiamo per le storie. Promuovere la buona letteratura contemporanea per ragazzi e adolescenti non è facile, stereotipi e marketing stanno loro con il fiato sul collo e noi che raccontiamo storie non abbiamo altre armi se non il coraggio della fantasia e della buona scrittura.

In fiera quest’anno ho firmato un contratto per un libro che amo e che uscirà a maggio. Un altro mio sguardo sugli adolescenti, ancora la mia voglia di raccontarli senza mettermi al loro posto, anche se un po’ vorrei starci nonostante tutto. E avrò una nuova fantastica copertina d’autore perché un libro racconta una storia, ma ha anche una sua storia.

Mi piace molto scrivere pensando ai ragazzi e mi piacciono le persone, gli altri, quelli che incontro. Amo le relazioni e i lunghi discorsi o i lunghi silenzi amici.

Nella mia scatola di ricordi della Book Fair 2017, a guardar bene, tra l’altro, TROVO un’ amica con la quale ci eravamo ripromesse di vederci in fiera e con la quale ci siamo rincorse per una giornata. Io non sento il cellulare, richiamo e non sente lei e poi ognuna ha il suo da fare e alla fine ci parliamo per telefono: lei dal divanetto della sala stampa, io dal bar degli editori stranieri; TROVO una conversazione preziosa, avvenuta in piedi, nel corridoio tra gli stand, che quasi mi spuntavano le lacrime per l’emozione. Non sentivo la confusione attorno ma solo quelle parole personali e intime regalate per costruire amicizia o, chissà, forse solo per generosità; TROVO l’incontro con un’amica di coda&penna (i conigli hanno la coda corta) verso la quale sono andata a braccia aperte, scioccandola poichè una veneta è sempre più sobria di una romana; TROVO la pausa dal lavoro di un’altra amica, rubata solo per poterci guardare in viso e scoprirci proprio come ci eravamo immaginate di essere; TROVO le parole di una persona che mi ha letto dentro e trovo due occhi azzurri che mi hanno lasciata senza respiro, sapevo che gli occhi di quell’amica erano azzurri ma non credevo fossero chiari e luminosi come le sue parole. E poi c’è molto altro, come i contatti di lavoro a cui sono sinceramente affezionata.

Insomma si è forse capito che la mia umanità si costruisce con gli incontri e con la polvere di grafite magica che ne ricavo scrivo pagine di vita che non producono reddito ma emozioni. Sono quelle a scrivere le storie al posto mio.

E così vado verso la book fair 2018…

Matilda Editrice – tavolino e sedia illustrati
City by Federico Penco finalista silent book contest 2017
Astrid Lindgren Memorial Award

Nicky Singer ospite ICWA alla book fair 2017
Libri animati – mostra