Dicono che i cani si affezionino soprattutto a un componente della propria famiglia, non è il mio caso, io sono multi-umano. Forse ho ancora una piccola preferenza per un certo umano che avevo addestrato alla perfezione: lanciava la pallina esattamente come gli avevo insegnato, non sbagliavamo un colpo!
Comunque, io mi sento molto autonomo come tutti i border e non disdegno neanche un giro di agility con conduttrici carine e brave perché diciamocelo la Umi, la mia attuale conduttrice, è un po’ imbranata: non corre velocemente e sbaglia mano o piede! Esco da un tubo a velocità supersonica, coda bassa, orecchie attente pronto ad affrontare l’ostacolo previsto, pronto a volare fino al prossimo tubo e mi trovo la Umi che indica un salto, poi ci ripensa e mi da uno short, ma no era un out… cosa cavolo deve far un povero border preparato a recepire il comando in un nano secondo quando si trova una conduttrice che gli legge un trattato sulle indicazioni stradali negli sport cinofili? Cosa faccio? Mi fermo e mi do una leccata di zampa? Prendo una lappata d’acqua e improvviso un bidet?
Vabbè però la Umi è la Umi! La Umi è dolce, lei è una libera sognatrice con una lieve propensione ball-breaking. Sì perché è fissata che mi deve educare (illusa). Per esempio sui campi di agility non vuole che si abbai agli altri cani che lavorano tra gli ostacoli cose del tipo: faccio-io faccio-io, toglietevi, lasciatemi entrare che sono più bravo!
La Umi scrive per ragazzi perché non potrebbe fare altro: ama l’avventura, i pirati, i boschi, i cani e i gatti. La Umi fa le vocine e fa parlare me, i felini di casa e, una volta, ha perfino dato voce a un millepiedi. La Umi era la gioia dei suoi cuccioli; loro sono cresciuti, io sono cresciuto ma lei è rimasta come era. E’ per questo che sto con lei e sono la sua ombra. I cani, quando possono, stanno dove c’è bisogno di loro e infatti qualcuno deve pur tenere la Umi con i piedi per terra! Certe volte lei è un po’ triste e l’unica cosa che ha voglia di fare è camminare. Sia chiaro, scarpinare le piace ovunque e comunque: con il sole, con la neve, con la pioggia o con il vento! Capita raramente, ma capita, che camminiamo per ore uniti da un guinzaglio lungo e mollo ma ognuno di noi sta coi propri pensieri. Io annuso, studio, marco il territorio mi occupo delle mie faccende di cane e lei procede puntando gli occhi a terra, ma non guarda dove mette i piedi. Quando ci fermiamo la invito a giocare: m’inchino, scodinzolo, abbaio allegro, ma lei niente e allora lascio stare, tanto so che è questione di poco e poi torniamo a essere felici!
Voglio rassicurare tutti per quanto riguarda l’agility: non tutto è perduto! Tanto si può dire della Umi ma non che sia una dall’autostima altissima, sa di essere una schiappa e si adopera al meglio per porvi rimedio. Il mio rimedio migliore si chiamerebbe “fratello”, non dico altro, ma insieme siamo gran fighi: praticamente una Ferrari con John Lennon al volante!
Bry