Pubblicato in: Fiutando Libri!

Per fare uno scrittore ci vuole un mare…

Sono le 5:53 e apro gli occhi. Sono tornata ieri sera dal festival Mare di Libri e questa non sarà una cronaca, ma un viaggio di pensieri. Non la farò breve. Perché un’autrice di narrativa per ragazzi (o presunta tale) dovrebbe essere spettatrice a un festival come MdL? Da bambina cercavo spesso a scuola o alle feste un posticino per osservare  quello che accadeva intorno a me. A MdL chi scrive per ragazzi può trovare un posticino (magari in penultima fila) per osservare autori e ragazzi dialogare. Un privilegio.

E’ un festival fatto dai ragazzi, questo è importante e si sente. I ragazzi sono loro stessi a MdL, è come quando le maestre lasciano esprimere liberamente i loro alunni e vengono fuori disegni sghembi e imperfetti ma veri.

Ho seguito una serie di eventi, ovviamente non tutti, e per primo Aidan Chambers, uno scrittore inglese ottantatreenne pluripremiato e consacrato da critica e lettori. Mrs Chambers, che sui jeans indossa la magliettina del festival, tiene una lezione serissima e densa di concetti importanti con leggerezza e umiltà disarmanti. Lui è al servizio delle storie e dei lettori. I ragazzi lo applaudono con affetto come fosse una star della musica pop (ragazzi adolescenti che urlano “bravo” a un 83enne? Stupitevi, è successo). Lui ha ha scritto libri di ineguagliabile originalità e forza narrativa, è un formatore e potrebbe divertirsi e gigioneggiare, ma non lo fa. Tiene una lezione in piena regola. Non spreca l’opportunità di essere davanti a dei ragazzi che rappresentano il futuro di tutti noi e non li sottovaluta.

Ecco la prima rigorosa lezione del festival.

Poi arrivo in sala, dove a parlare ai ragazzi è Bruno Tognolini e il registro cambia, ascolto il ritmo  originale del poeta, il poeta che è l’essenza delle cose e della natura.

“Ascolta, ascolta, il vento sta parlando” disse Giovannino chinando la testa da un lato “dici davvero che non saremo più in grado di udirlo quando saremo grandi, Mary Poppins? “Lo udirete benissimo” disse Mary Poppins “ma non lo comprenderete.”

Questo scriveva Pamela Lyndon Travers e Tognolini va oltre: Tu sei tutti e tu sei tu. Sono le rime che ci rimangono in testa ne Il giardino dei musi eterni e raccontano che facciamo parte di un tutto sebbene siamo individui. Il poeta Tognolini con quel suo modo speciale di raccontare parla di quelle donne e quegli uomini che si dichiarano madri e padri dei propri cagnolini. Non li deride, né si scandalizza. Con l’umiltà dell’uomo che si guarda attorno e si sente una piccola parte della natura e del tutto,  accetta quella paternità o maternità differita. Già, perché: Tu sei tutti e tu sei tu.

Il mio festival continua con Cristopher Vick che ho apprezzato quasi più del suo romanzo. I ragazzi non leggono storie d’amore a differenza delle ragazze e lui invece ne scrive. Bella la sua capacità come uomo di svelarsi davanti ai suoi lettori. Le scrittrici lo fanno con facilità, gli scrittori no. Pongono dei filtri, non si raccontano sempre sinceramente nei libri attraverso i loro protagonisti maschi per essere letti da lettori maschi. Vick lo fa e come lui pochi scrittori lo hanno fatto. Vick l’ho visto ascoltare gli incontri dei colleghi, attento e interessato. Anche questo non è da tutti.

Arrivo finalmente da J. Teller, l’autrice di Niente e ho la conferma che dietro un grande libro c’è una gran bella persona. Lei si pone e si è posta delle domande, che tutti dobbiamo saperci porre, partendo da: Non c’è niente che abbia senso, è tanto tempo che lo so. Perciò non vale la pena di far niente, lo vedo solo adesso. (dalla prima pagina del libro). La Teller è una donna disponibile eppure ferma, dalla grazia nordica. Mette subito in tavola un pensiero che ritiene scontato (ma io credo non lo sia): I ragazzi devono avere i loro segreti (un pensiero a doppia lama che terrorizza molti di noi adulti). E’ fondamentale per diventare individui e non restare cuccioli a vita. Racconta che ha scritto il libro in due settimane, ma ci è voluta una vita intera per prepararsi a farlo. E parla di onestà. Uno scrittore deve essere, tutti noi dobbiamo essere onesti. E’ facile e comodo chiudere gli occhi e rimanere aggrappati alle nostre convinzioni senza mettersi in discussione.  Ecco il suo romanzo e la sua storia di persona. Anche Jennifer Donnely e Kenneth Oppel nei libri mettono loro stessi. La novelist newyokese Donnely (che adoro) con tocco squisitamente statunitense racconta che si mette in ascolto dei personaggi delle sue storie. Personaggi che arrivano dal passato per aiutarci/la a capire il presente. Con ironia parla di una sorta di seduta spiritica e poi Oppel dice di se stesso e di quanto di lui ci sia nel protagonista del suo libro.

J.Donnnelly

Ecco l’onestà dello scrittore che scava in se stesso e attraverso le pagine dei suoi libri si dona al lettore. (Lo so, suona un po’ alla Grotowsky! Sarà l’amore per il teatro che non esaurisce mai!) Tutti possono scrivere ma non è scrivendo che si crea un romanzo. Pagine di emozioni che attivano sentimenti e ci  lasciano inevitabilmente diversi quando finiamo di leggere, non possono essere facili e scontate da scrivere. Sono un percorso che scorre parallelo alla nostra vita.  E forse come Tognolini ha sottolineato… ognuno di noi scrive di quello che gli manca, di quello che sogna di essere o creare.

Una cosa buffa del Festival è stato veder firmare il programma di MdL da alcuni autori su richiesta di ragazzini o genitori. Non avevano il libro, immagino. Insomma una bella copia del fogliettino strappato dal quaderno che nelle scuole spesso gli alunni fanno firmare agli autori (sì, anche a me) quando non hanno comprato il libro.

Ce la facciamo a capire che il valore sta nel libro con o senza firma dell’autore, ma la firma dell’autore senza il suo libro è ben poca cosa?

MdL per me è stato anche la colazione piena di dolci fatti in casa dalla proprietaria dell’albergo dove alloggiavo, la piadineria del borgo e il mare dove lascio sempre scivolare i pensieri sul pelo dell’acqua come fossero le tavole da surf di Vick; sono state le lacrime alla fine della proiezione di Una vita da Zucchina; è stato la lettura di alcuni brani di libri scelti dai ragazzi fatta da Lella Costa con grande bravura o il cortile della biblioteca dove ho ascoltato Silvia Vecchini e l’attrice Alessia Canducci, alle undici di sera,  raccontare una fiaba della buona notte. Era una fiaba dei fratelli Grimm, una Cenerentola che non lasciava dormire sonni tranquilli.

Ma vogliamo davvero dormire sonni tranquilli?

 

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura!

 

Considerazioni mie su Bunker diary di K. Brooks. (Attenzione spoiler!!!)

Avevo quasi paura di leggerlo per come ne avevo sentito parlare e invece l’ho trovato un libro equilibrato e ben scritto.

Racconta una situazione e una vicenda angosciose, ma non nuove, anzi direi un classico di certo genere di libri o film. Il finale è quello che fa discutere. Si parla spesso di eroi, o personaggi positivi, nella cosiddetta letteratura civile che vengono uccisi. (Pensiamo solo a Iqbal, un ragazzo che muore assassinato) La cosa non ci mette troppa ansia, l’accettiamo perché erano persone esistite veramente e purtroppo morte, ma non siamo noi. Non ci identifichiamo. In Bunker si va oltre, perché ci identifichiamo nel protagonista e soffriamo con lui. Una frase nel libro dice, più o meno, che chi non ha mai provato paura non ha mai vissuto davvero. Sono d’accordo, esistono tante paure. La letteratura non serve anche a questo? A farci sperimentare forti emozioni che non sono vita vera? Forse per formare giovani che potrebbero sentirsi eroi o eroine la paura serve. Quindi, secondo me, ben vengano libri che rompono gli schemi e scuotono, se ben scritti ed equilibrati, ovviamente.

Pubblicato in: Come nascono le mie storie, Fiutando Libri!

Un’estate da cani… come nascono le storie!

Questa storia è un racconto scritto in prima persona da Ginevra. Lei non è una scrittrice e non si tratta di un diario. No. Questa storia nasce per raccontare che scrivere può essere utile. Enigmatica?

Chi ha letto Io e te sull’isola che non c’è, sa che Lucia scrive una storia dove succedono cose terribili alla sua odiata nemica. Su un foglio bianco tutto può accadere e così Lucia sfoga la sua rabbia e il suo odio. Ginevra scrive per un altro motivo. Un motivo ben preciso. Trovo affascinante poter fermare sulla carta le emozioni senza dover necessariamente essere scrittori. E’ una fotografia del nostro stato d’animo. Rileggere quelle righe anni dopo, come guardare una foto, ci racconterà chi eravamo.

Un ragazzo una volta mi chiese se la sua vita sarebbe diventata come quelle dai suoi genitori: andare a lavorare, fare figli e pagare le bollette. Io gli parlai di sogni.

In questa storia si parla di sogni. Sì, quelli che ognuno di noi ha; non esistono uomini o donne senza sogni. Alcuni credono che i loro sogni siano andati distrutti, altri pensano di non averne perché li hanno dimenticati. Quello che ci piacerebbe realizzare della nostra vita è il motore che ci anima, certi motori borbottano, altri ronfano e alcuni di noi sono sordi, ma il motore batte e pulsa volendo o non volendo.

I sogni sono la linfa vitale di cui si nutrono i ragazzi, ma alle volte gli adulti ce la mettono tutta per disilluderli, di questo racconta Un’estate da cani, di chi non vuole rinunciare al proprio sogno.

“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso” diceva Nelson Mandela.

“Cosa vuoi diventare da grande? Felice” Risponde Thomas ne Il libro di tutte le cose di G. Kuijer

Ecco, chissà, forse vincere vuol dire trovare la propria felicità.

Orchidea è una bellissima Levriera che Loredana e la sua famiglia hanno adottato raccontandomi poi la sua storia.

Si parla anche di cani, sì ancora. Degli ultimi, quelli di cui proprio non importa a nessuno. Ci sono persone che si occupano di loro e mi pare bellissimo. Certo ci sono ingiustizie ben peggiori, ma sono convinta che di amore ce ne sia per tutti. Anche per gli animali e l’ambiente e senza far torto a nessuno. Io sono per includere e non escludere.

Infine, in questa storia, c’è un’omaggio a mia madre da sempre incallita giallista. Dei suoi racconti mi nutro io, che i gialli non li amo. Mi accompagnano da sempre nomi come Christie, Stout, Queen, Grisham, Camilleri, Patterson, Cornowell… serial killer e patologhe mi inseguono da sempre e non poteva tutto non confluire in un mitica Cena con delitto!

Ultima nota: Marisol esiste davvero. Non so se si chiami così, ma l’ho vista in ospedale mentre aspettavo di fare una banale visita specialistica. Lei era qualche metro più avanti e per rilassarsi faceva degli esercizi di respirazione in piedi, tra il muro grigio e la finestra. Era molto discreta, forse la notai davvero solo io e m’incantai a guardarla. Non riuscivo a staccare gli occhi da lei e dalla sua figura luminosa. Cominciai a respirare come lei.

Le storie siamo noi.

Buona lettura e fatemi sapere!

Trama e dettagli su LIBRI DI GIULIANA FACCHINI

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della lettura!

L’albero delle bugie di Frances Hardinge è un libro avventuroso e intelligente. Ambientato nell’Inghilterra vittoriana racconta l’appassionante storia dell’anticonformista Faith e dell’albero delle bugie. L’ho divorato!

(Cliccare sul titolo per trama e dettagli!)

Pubblicato in: Donne in corriera e madri da tartufo, Fiutando Libri!

La mia – Children’s book fair 2017 – festa del Libro per ragazzi!

La mia settima fiera del libro per ragazzi è stata un po’ una festa. Non è mancato nulla: i libri belli, gli autori speciali, gli eventi importanti e la stanchezza di fine giornata. La comunità dei libri per ragazzi è ben assortita e alla fine ci si conosce e ci si apprezza un po’ tutti, famosi e non famosi. Librai, bibliotecari, blogger, insegnanti, autori, illustratori e editori che amano i libri si annusano tra loro e si riconoscono, ne nasce una bella confusione di abbracci. Quest’anno non sono mancate le emozioni;  vedere commosse delle giovani editrici che dopo anni sono riuscite a portare in Italia un capolavoro degli albi illustrati internazionali, dice tanto. Perché tanti credono in questo lavoro strano che sta in precario equilibrio tra il raccontare e il formare, che non vuole educare i ragazzi ma che manda inevitabilmente tanti messaggi. Bello perdersi tra contest, premi e illustrazioni, ma bello guardarsi in faccia tra noi che per i ragazzi scriviamo, leggiamo,  a volte lottiamo per le storie. Promuovere la buona letteratura contemporanea per ragazzi e adolescenti non è facile, stereotipi e marketing stanno loro con il fiato sul collo e noi che raccontiamo storie non abbiamo altre armi se non il coraggio della fantasia e della buona scrittura.

In fiera quest’anno ho firmato un contratto per un libro che amo e che uscirà a maggio. Un altro mio sguardo sugli adolescenti, ancora la mia voglia di raccontarli senza mettermi al loro posto, anche se un po’ vorrei starci nonostante tutto. E avrò una nuova fantastica copertina d’autore perché un libro racconta una storia, ma ha anche una sua storia.

Mi piace molto scrivere pensando ai ragazzi e mi piacciono le persone, gli altri, quelli che incontro. Amo le relazioni e i lunghi discorsi o i lunghi silenzi amici.

Nella mia scatola di ricordi della Book Fair 2017, a guardar bene, tra l’altro, TROVO un’ amica con la quale ci eravamo ripromesse di vederci in fiera e con la quale ci siamo rincorse per una giornata. Io non sento il cellulare, richiamo e non sente lei e poi ognuna ha il suo da fare e alla fine ci parliamo per telefono: lei dal divanetto della sala stampa, io dal bar degli editori stranieri; TROVO una conversazione preziosa, avvenuta in piedi, nel corridoio tra gli stand, che quasi mi spuntavano le lacrime per l’emozione. Non sentivo la confusione attorno ma solo quelle parole personali e intime regalate per costruire amicizia o, chissà, forse solo per generosità; TROVO l’incontro con un’amica di coda&penna (i conigli hanno la coda corta) verso la quale sono andata a braccia aperte, scioccandola poichè una veneta è sempre più sobria di una romana; TROVO la pausa dal lavoro di un’altra amica, rubata solo per poterci guardare in viso e scoprirci proprio come ci eravamo immaginate di essere; TROVO le parole di una persona che mi ha letto dentro e trovo due occhi azzurri che mi hanno lasciata senza respiro, sapevo che gli occhi di quell’amica erano azzurri ma non credevo fossero chiari e luminosi come le sue parole. E poi c’è molto altro, come i contatti di lavoro a cui sono sinceramente affezionata.

Insomma si è forse capito che la mia umanità si costruisce con gli incontri e con la polvere di grafite magica che ne ricavo scrivo pagine di vita che non producono reddito ma emozioni. Sono quelle a scrivere le storie al posto mio.

E così vado verso la book fair 2018…

Matilda Editrice – tavolino e sedia illustrati

City by Federico Penco finalista silent book contest 2017

Astrid Lindgren Memorial Award

Nicky Singer ospite ICWA alla book fair 2017

Libri animati – mostra

Pubblicato in: Donne in corriera e madri da tartufo, Fiutando Libri!

My beta readers!

16002852_1492041067487634_717025586844957025_nOggi mi è successa una cosa fantastica, una di quelle cose che mi fanno amare alla follia il mio mestiere. Ho appena terminato di scrivere un romanzo young adult. Ecco, di solito quando termino una storia la mando in lettura ad alcune beta-reader di cui mi fido. Ne ho beccate due libere e una di queste ha una figlia diciassettenne. Il romanzo gira in pdf sul tablet e la ragazza lo ha trovato. Lo ha letto (d’istinto, di sua iniziativa) e poi mi ha scritto su whatsApp …dal cellulare della madre?!
Dice che “non è delusa dalla mia storia”, anzi si complimenta; che ha fatto lo screenshot di qualche pagina e ha segnato delle note per me sul suo cellulare. Dice che, però, i suoi le hanno sequestrato il cell e hanno cambiato la password del wifi, quindi mi girerà tutto appena appena possibile. (…non è grandioso? I ragazzi sono fantastici!)
Ovviamente il romanzo avrà il giudizio anche del diciannovenne e del ventiduenne di casa (uno farà il pelo e il contropelo anche alle virgole e l’altro salverà solo il salvabile – sono due editor crudeli).
Si può essere più fortunati di così? Si può chiedere di più quando si fa della scrittura il proprio mestiere?
Sappiate che lavoro sul campo, le mie storie sono in prima linea e mi piace da matti!

img_8009-3

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

tempo-fermo

Delicato, magico, scivola e incanta Il lago del tempo fermo di Laura Bonalumi. Il tocco de “La bambina dai capelli di luce e di vento” (della stessa autrice) si sente e si riconosce!

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una bella recensione di Io e te sull’isola che non c’è!

Giulia Siena PARMA – “Al ragazzo piaceva uscire con gli amici e bighellonare in giro per la città, sfidare i prof a scuola e farsi vedere incollato a Tessa. Eppure a Nico piaceva anche Orma rossa, Lu-la-sfigata come la chiamavano i compagni, e secondo lui Rosa-ciccia ed Eko erano una coppia simpaticissima, lo diceva sempre […]

via “Io e te sull’isola che non c’è”: un’amicizia che cresce sul web — ChronicaLibri

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

Ecco tra i miei libri del cuore “Piano Forte” (Sinnos Editrice) di Patrizia Rinaldi, un libro scritto magnificamente con uno stile personale ed efficace. Una storia forte, con personaggi affascinanti, in una situazione limite, dove la musica conduce passando tra le mani e tra i pensieri di un ragazzo e del suo maestro artigiano che ripara pianoforti. Un romanzo non troppo lungo, denso eppure leggero, dove è la scrittura a fare da padrona, a catturare il lettore. Un piccolo gioiello.

piano

Della stessa autrice altrettanto bello e accattivate: Il giardino di Lontan Towon – Lapis Edizioni. Consigliatissimo.

Pubblicato in: Avvertenze ed effetti collaterali, Come nascono le mie storie, Fiutando Libri!

Non crediamo più nelle storie?

foto-specchioQuest’anno il post natalizio è un po’ così. In realtà si tratta di una mia riflessione.

Le storie ci hanno tenuto compagnia dai tempi più antichi, hanno affascinato generazioni di bambini, ragazzi e adulti. Le ultime storie sono state quelle dei nonni o quelle raccontate mentre la sera nelle stalle ci si scaldava facendo filò. La narrazione orale ha trovato l’immortalità nella scrittura, i libri fissano le storie come il cinematografo ha fermato sulla pellicola il volto senza età degli attori. Oggi le storie non le racconta quasi più nessuno e pochi leggono i libri, ma riconoscendone il valore, le storie sono finite a scuola tra i banchi, prima o dopo la ricreazione.

Che bello!

Insomma.

Ci sono ancora i narratori? Sì, i narratori per bambini ci sono e la bellezza delle loro storie arriva in albi meravigliosi e in splendidi libri illustrati. Eppure non sempre raggiungono i bambini. Tranne il nobile lavoro di alcuni lettori volontari, a scuola quando arriva un autore si fa un “laboratorio”.

Che vuol dire? Che non si ha fiducia nella “storia”. Se si teme che questa non possa catturare i bambini la si imbriglia in altre attività: disegno, fumetto, teatrino, canzone.

Vuol dire che non è una buona storia allora, oppure che non si crede in essa. Oppure che non si credono i bambini capaci di ascoltare. Ma l’ascolto come la scrittura sono abilità e vanno esercitate. Se non crediamo nelle nostre storie e non crediamo nei bambini,  dovremmo cambiare mestiere.

Quando i bambini crescono, a scuola i libri diventano sempre più spesso un ausilio per lo studio, per l’educazione civica e quella sociale. Raramente per l’educazione ai sentimenti. Sono, a volte, il prolungamento di personalità autoriali affascinanti che diventano fulcro al posto delle storie. Giornalisti, storici, naturalisti non devono mancare tra i ragazzi e gli adolescenti, ma loro raccontano la Società, la Storia, la Natura, non “storie” (salvo eccezioni).

Non dobbiamo dimenticare che un buon libro ha il potere di istruirci empaticamente alla vita, perché allora proprio ai ragazzi e agli adolescenti arrivano più manuali che storie? Perché ostinarsi a spiegare concetti invece di lasciar vivere e sperimentare nelle storie?

Un buon libro che conquisti, emozioni e lasci ragazzi e adolescenti realmente affamati di altri libri, non arriva così facilmente tra le loro mani, nonostante gli eventi di promozione della lettura, i buoni librai e bibliotecari. Questo non perché manchino buoni narratori, ma perché non si crede più nelle storie, nel loro potere assoluto.

Un autore di libri o un illustratore tra i ragazzi e gli adolescenti dovrebbe essere sempre al servizio della sua storia, non viceversa, e sarebbe bello portare nelle scuole solo la passione per le buone storie, null’altro.

Se spacciamo buoni libri, questi creeranno dipendenza.

Capisco che vendere è il primo obbiettivo di una casa editrice e di un autore, ma come dimostrato fuori dal nostro Paese, se abbiamo fiducia nei nostri ragazzi e scriviamo buone storie facilmente arriverà anche la tranquillità economica.

Si cercano, invece, secondo me, delle scappatoie; è faticoso scalare una montagna, meglio girarci attorno, ma così facendo non sapremo mai cosa si prova quando si è in cima. L’aria fredda e tersa, il cielo di un colore indescrivibile, il grido dei rapaci, i mughi piegati, lo sguardo incerto di un camoscio, il nostro respiro che entra in sintonia con il silenzio.

Torniamo ad avere fiducia nelle storie e nei ragazzi, daremo vigore ai libri e creeremo lettori forti che sapranno costruire il loro domani con coraggio. Le storie non sono salvifiche più di qualsiasi altra forma d’arte, ma aiutano tutti noi a scegliere chi vogliamo essere in una società che ha conquistato la globalizzazione e la capacità di ignorare la sofferenza degli uomini, degli animali e della propria terra.

img_7711-2
AUGURI!

 

Pubblicato in: Avvertenze ed effetti collaterali, Fiutando Libri!

Intervista all’autore: Giuliana Facchini (e Brik, il suo border collie) — Moony Witcher…il blog!

Come anticipato alcuni giorni fa nel post di presentazione del romanzo Io e te sull’isola che non c’è di Giuliana Facchini, oggi abbiamo una chicca per voi lettori…un’intervista con l’autrice in cui poter scoprire cose nuove su di lei, il suo amico Brik, il romanzo e le altre sue opere. Se alla fine dell’intervista avrete altre…

via Intervista all’autore: Giuliana Facchini (e Brik, il suo border collie) — Moony Witcher…il blog!

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

Un libro che affronta con la freschezza, il sorriso e il coraggio di una ragazzina un tema importante. Mi è piaciuto tutto: la grafica, i disegni e la copertina. Ma soprattutto mi è piaciuto l’equilibrio di una storia semplice che ci esorta a rispettare noi stessi.

Top Secret di Maria Giuliana Saletta

Amicizia, amore, omosessualità, stereotipi sono temi importanti con cui confrontarsi con semplicità e naturalezza come è giusto che sia. Un paese tra i monti, la natura di cui si sente il profumo e un nonno con cui avere un rapporto speciale. Uno stile fresco e immediato. Per me un libro pieno di dolcezza.

top

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

Con Luna Park di Livia Rocchi (edito da Camelozampa) mi sono emozionata e commossa. Una storia che arriva semplicemente dritta al cuore. Da leggere!

luna-park

A mio parere, questo romanzo ha il grande pregio di parlare a tutti, davvero a tutti. Non dobbiamo avere paura di proporre ai ragazzi libri che affrontano argomenti forti, ma esiste anche un modo di narrare storie importanti con un linguaggio che rasenta quello poetico e che nessuno avrà mai timore o scrupolo di proporre ai ragazzini.

Il “racconto” Luna Park esce nel 2013 nella raccolta “Chiamarlo amore non si può”, che racconta ai ragazzi e alle ragazze la violenza contro le donne, antologia della quale sono coautrice (vedi i dettagli tra i miei libri). Da quel racconto nasce il romanzo Luna Park una storia completa ed efficace.

Evviva i libri che hanno voce propria, basta carta stampata impersonale, pubblichiamo di meno ma pubblichiamo libri sinceri, onesti, veri!

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della lettura!

Maionese, ketchup o latte di soia di Gaia Guasti… consigliatissimo! Una storia breve, immediata e convincente che racconta il quotidiano, l’apparenza che non è realtà, il brutto e la bellezza che c’è in tutti noi. Lo fa con ironia e dinamismo e la voce di un ragazzino: Noah. In certi momenti ridevo da sola, in altri ero ammirata per come l’autrice riuscisse a scrivere di argomenti importanti con semplicità. Una collana Gli arcobaleni di Camelozampa Editrice da tenere sempre presente.

maionese

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle proteine della Lettura…

donnely

Una voce dal lago di Jennifer Donnelly è un libro che mi ha conquistata. C’è molto in questa storia. E’ ambientata in un paesetto rurale americano, nei primi anni del 1900, e la protagonista è una ragazza che vorrebbe studiare all’Università. Come sempre non sto a raccontare la trama che potete trovare nella quarta di copertina ovunque, e poi, in questo caso, risulterebbe enormemente riduttivo. E’ una storia ambientata nel passato ma, per molti aspetti, attualissima. Tra l’altro mi ha colpito un brano, il cui senso io stessa avevo riassunto in una frase di un mio romanzo. La frase fu tagliata dalla redazione della casa editrice che avrebbe dovuto pubblicare il libro e che alla fine non lo pubblicò. Ci tenevo molto a quella frase e più o meno diceva: negli occhi degli adolescenti in certi momenti vedi già quello che loro saranno in futuro. Sono felice di sapere che qualcun’altro, oltre a me, conosce quello sguardo. 

Un assaggio del libro che mi piace moltissimo…

“Mi capitava di immaginare che i personaggi dei libri potessero cambiare il proprio destino, e fantasticavo su come sarebbe stato. A volte provavo compassione per loro, nel vedere che non potevano in alcun modo sfuggire alla propria sorte già tracciata. Poi però pensavo che se avessero potuto parlare con me, mi avrebbero sicuramente detto di risparmiarmi pietà e condiscendenza, visto che nemmeno io potevo sfuggire al mio destino.” da Una voce dal lago di J.Donnelly

Leggere per imparare a scrivere. La musicalità delle parole, l’uso delicato delle virgole, il significato che sprigionano le frasi e sul quale potresti riflettere per mesi. Un buon libro non può far altro che bene.

 

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Gocce del Festival della Letteratura di Mantova – incontri magici per caso

14329061_1314134245278318_1394177490_nColpa mia, mi sono attardata a prenotare e gli eventi cui volevo assistere al Festival della Letteratura di Mantova erano già esauriti. Un pomeriggio era destinato, altrimenti rischio l’astinenza da festival, e quindi ho scelto, tra quanto ancora disponibile, Alan Bradley autore di libri gialli editi da Sellerio la cui protagonista è una bambina. Me ne aveva parlato la mia libraia  di fiducia per farlo conosocere alla nonna giallista e subito mi aveva conquistata per il titolo del suo primo romanzo “Aringhe rosse senza mostarda”, ecco questo genere di titoli, come anche “Pomodori verdi fritti” della Flagg o “Cinque quarti d’arancia” della Harris, su me hanno una presa pazzesca, non so, m’agganciano! D’altronde il mio inedito preferito (scartato da una serie di editori) s’intitola “Il ventricolo sinistro del mio lago a forma di cuore”… ho detto tutto, no? Tornando a Flavia De Luce (così si chiama la bambina) è venuta fuori una bella discussione sui target dei libri: la protagonista ha dieci anni? è per ragazzi, allora!!! Insomma il sistema editoriale tende a ingabbiare le storie. Abbiamo bisogno di orientare il pubblico. L’intervistatrice Chiara Codecà, bravissima (perché non è che intervistare con intelligenza e tatto sia da tutti, vero?), ha raccontato come il famigerato Harry Potter uscito in Inghilterra con una copertina da ragazzi, sia ri-uscito in seconda battuta con una copertina che potesse attirare anche un pubblico adulto, migliorando così i già buonissimi incassi della casa editrice. Ma i romanzi sono per chi li legge come dice Bradley, il cui libro in alcuni paesi è uscito con l’etichetta Young Adult e in altri no, e io ovviamente sono d’accordo con lui. L’incontro non si è esaurito così, c’è stato molto altro, ma io ripensavo a Salgari oggi appannaggio della letteratura per ragazzi. E ripensavo agli albi illustrati che sembrerebbero per l’infanzia e invece se te li fai spiegare diventano 0-99 anni. E poi a Roald Dahl che affascina tutti quelli che lo leggono. Dobbiamo “ordinare” la fantasia? Eppure essa accende immagini e pensieri liberi. In nessun altro momento possiamo approfittare della più completa libertà come quando leggiamo un libro.

14302411_1314134155278327_1032523039_nSecondo incontro con  Evelyne Bloch-Dano e il suo libro “Giardini di carta – da Rousseau a Modiano”. Per me questa è stata l’estate del Giardino segreto della Burnett e quindi, curiosa anche di ascoltare l’intervistatrice Stefania Bertola, ho prenotato a  scatola chiusa. Mi sono innamorata di questa scrittrice francese che normalmente scrive biografie di donne. Mi sono innamorata del suo garbo, del fatto che ha iniziato l’incontro scusandosi perchè non parlava l’italiano, della passione con cui ha descritto Colette e Sartre con Simone de Beauvoir nei giardini del Lussemburgo a Parigi, della dolcezza con cui ha parlato del suo giardino in Normandia. La Bertola ha letto l’incipit del libro e io, proprietaria di un fossen-garden, l’ho comprato senza esitare. I giardini nella letteratura francese (ma nella letteratura in genere) e i giardini nella realtà. I primi fiorisco o appassiscono senza indugio tra virgole e punti, i secondi subiscono gli umori del tempo, l’imponderabilità della vita. “Il sentiero che conduce al bosco è pressoché invisibile. Non è uno di quei parchi che si fanno notare, eppure non si nasconde. Non diversamente dal giardino che possiedo sull’Ile-de-France, un quadrato d’erba dal terreno argilloso in cui prosperano astri, rose e ortensie che a settembre si tingono di rosso. Una vite acquistata a un mercato in Provenza corre lungo la terrazza lastricata e crolla sotto i grappoli del moscato come il susino sotto il peso delle mirabelle. Il ciliegio invecchia e il cornus bianco piantato la scorsa primavera ha l’aria malconcia, ma l’hamamelis menatine le promesse.” da Giardini di carta di E. Bloch-Dano. Mi sono innamorata, ecco, ve l’ho detto!6865783_1283274

Pubblicato in: Fiutando Libri!, Ragionando di un cane di nome Brik...

Rieducazione ai festival letterari…

IMG_4472 (3)Ieri Bryce era di nuovo a un festival letterario dopo due lunghi anni di assenza. Dal, purtroppo famoso, morso del psico-pitt-bull, Brik non ama la folla e s’innervosisce. Ieri non è andata male, anzi, il border è sulla buona strada per tornare a essere il mio accompagnatore ufficiale. Certo che, seduti in posizione laterale, vicini vicini, i nostri pensieri dibattevano, mentre la mia mano accarezzava la sua pelliccia sul petto e sul collo con fare intimidatorio.

Un esempio di dialogo amorevole e silenzioso tra noi:

Iose abbai ti chiudo il blog, ti compro crocchette da supermercato e ti scordi il campo da agility.
Luinon avresti mai il coraggio
Iomettimi alla prova
Luifaccio quello che voglio: sono un figo, bello e impossibile
Io…e io la prossima volta ti lascio a casa
Lui – ...e io scavalco la recinzione, vado dai vicini e ripulisco le ciotole dei loro cani
Io…e io non ti regalo più la crosta del grana e non ti faccio più i “cerca” con la caciotta.
Luiargomento convincente, taccio. Maledetta umana dispotica…

 

Un piccolo passo avanti verso una socialità senza paure e un grande passo per tornare a essere noi… Umi&Brik anche ai festival letterari che sono il nostro lavoro e la nostra passione!

13835761_1327557463953439_623913062_o

Torri Del Benaco – Lago di Garda – Aperitivo con l’Autore 2016 – Librerie Biblos e Terra di Mezzo – 29/07/2016 Gabriella Genisi con “Mare nero”, Sonzogno Editore

Pubblicato in: Avvertenze ed effetti collaterali, Fiutando Libri!

Un sabato a Mare di Libri, il festival dei ragazzi che leggono

13510587_1233941283297615_1697404263_nSono una scrittrice (più o meno) per ragazzi (più o meno), ma sono anche una lettrice forte di letteratura per ragazzi e vado spessissimo agli eventi dove si presentano gli scrittori per ragazzi. Ieri a Mare di Libri avevo un programma sostanzioso Murail-Carey-Geda&Magnone-Niven.

Se il mondo della letteratura per ragazzi fosse un’arancia, la letteratura-Murail ne occuperebbe metà. Lei è stata espansiva, teatrale, luminosa; ha parlato di scrittura emozionale, di doni, di gratuità, di grandi classici. Ha battuto tre colpi con la mano sul tavolo come accadeva in teatro prima dell’inizio delle rappresentazioni. Nell’altra metà dell’arancia prenderebbe posto la tipologia Geda/Magnone con Berlin. Un romanzo che ho apprezzato: avventuroso, avvincente distopico e che esce dalle pagine e arriva ai ragazzi anche per vie diverse, con due canali You Tube e interazioni multimediali, si spera in una trasposizione in fiction.

Carey non mi coinvolge. La Niven non è arrivata con un volo di linea ma è uscita direttamente dalla foto della quarta di copertina e potrebbe essere uscita da un film americano contemporaneo. E’ uno stereotipo: patinata, dalla voce sottile, con un sorriso fisso; arriva con un’entrata da Oscar tra gli applausi. Il suo “Raccontami un giorno perfetto” (sotto c’è il link con la mia recensione del libro) l’ho iniziato alle nove di sera e finito alle quattro del mattino. E’ fortissimo, tratta il tema del suicidio adolescenziale. (Nel piccolissimo ho toccato questo tema in un mio romanzo: Il mio domani arriva di corsa). Simonetta Bitasi, molto brava, non la intervista, ma passa la parola ai ragazzi e le domande (come era prevedibile) sono indicative e importanti. Si indaga sull’autrice e le sue emozioni, visto che è un romanzo largamente autobiografico (Anche- ma molto di più- nell’incontro con Laura Roveri per Chiamarlo amore non si può, le domande delle ragazze erano indirizzate a capire cosa lei avesse provato nel momento in cui subiva violenza e la cosa mi fece riflettere). Poi arriva una domanda pesantissima, a mio parere, e una ragazza sostiene che il suicidio sia un tema trattato generalmente con superficialità e che la sua poetessa preferita è morta suicida. Il fascino della morte fa capolino in una sala gremita di giovani. Parlando con una persona professionalmente competente in materia di suicidio adolescenziale, ho appreso che ha carattere emulativo. Il romanzo della Niven è scritto in modo efficace, ha un protagonista molto affascinate, vivo perché venuto fuori da un vissuto che vuole addirittura consacrarlo; è una storia scritta alla fine di un percorso quasi terapeutico. Mettiamoci anche che uscirà un film tratto dal libro e il valore “economico” che sta dietro a un best seller.

Ho avuto da pensare per tre ore e mezza di macchina, mentre guidavo per tornare a casa da Rimini: i fari delle auto m’infastidivano in una notte nera e pastosa su un’autostrada poco trafficata mentre la radio, a bassissimo volume, gracchiava; avevo un volontario felice addormentato accanto e, seduta sul sedile posteriore, la camicia di forza del mio senso di responsabilità. “Raccontami un giorno perfetto” mi ha colpito e coinvolto e non so che posto avrebbe nell’arancia, anche se so che ci sta.

Recensione di Raccontami un giorno perfetto di J.Niven

Pubblicato in: Canine English Version!, Fiutando Libri!, Human English Version!

Sniffing out books…! Fiutando libri!

 

Girl Detached by Manuela Salvi Higlly recommed for Young Adult!

(Italian version: Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura! )

salviAleksandra has issues with her voice. Stress makes her stutter, and her life is one of stress. She can only speak clearly on stage, freed by the words of the character she plays. Then, when Aleksandra befriends her new neighbour Megan, and through her meets charming, handsome Ruben, it seems she has discovered a doorway into a different world, and a different Alek. But Ruben wants Aleksandra to play a particular role for him, and it is one that will come close to destroying her.

 

 

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura!

Reato di fuga di Cristophe Léon è un libro forte, colpisce duro. Appassionate: non si riesce a smettere di leggere. Scritto molto bene. Bello!

reato

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi delle Proteine… della Lettura!

 

A un passo dalle stelle di Daniela Palumbo è un libro che emoziona, affascina accompagna. I protagonisti percorrono un cammino, quello della via Francigena, come moderni pellegrini. Giorgia, Matteo e Alessio, due ragazzi e messaggero poetico e illuminante, crescono nella storia e sbocciano come rose tra fiori di campo regalandoci una narrazione che rimane dentro di noi. Da leggere!

a un passo

Pubblicato in: Colpi di coda, Fiutando Libri!

Colpi di coda

Su Echino tanti begli articoli con Ecolo-Gino, zia Econo-Mina, l’intervista a Gianni Rodari e troverete in esclusiva un articolo di zampa di Bryce sulla transumanza e il governo delle pecore!echinoChi non compra Echino con il mio articolo… peste lo colga!
WP_20160421_12_06_34_Pro

Io sono pronto a fare gli zampografi!

WP_20160421_12_07_24_Pro

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Sgranocchiando avventure…

 Pacunaimba di Michele D’Ignazio è un’avventura scritta con delicatezza quasi surreale che mi fa pensare per ritmo, leggerezza e colori al bellissimo corto d’animazione I fantastici libri volanti di Morris Lessmore. Un libro coraggioso, oggi, nel panorama della narrativa per ragazzi.

brasile

13046321_1188711074487303_444624696_n

Ho conosciuto Michele a Scampia Storytelling, aveva con sé una valigia piena di storie, la storia di una matita nel taschino e dei modi gentili.

Sono felice di poter leggere autori come lui, sono proprio felice e sono commossa… grazie per la bellissima dedica!

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Sgranocchiando avventure…

Come con Cuori di carta, così anche con L’equazione impossibile del destino Elisa Puricelli Guerra mi ha conquistato per la sua scrittura fluida e convincente e per la sua capacità di creare una trama affascinante e intelligente.

L’autrice racconta storie avventurose, coraggiose e attualissime senza mai dimenticare che un romanzo deve catturare l’attenzione del lettore giovane o meno giovane. Scrivere per emozionare e coinvolgere. Stereotipi, argomenti gettonati, messaggio moraleggiante o politico sono un inutile di più… almeno secondo Brik  😉  equazione

Aggiungo un libro della stessa autrice che ho appena scoperto…. Consigliatissimo!

(Shakespeare, Romeo, amore per il teatro e molto di più)

Il caso Romeo

2855515-9788817055680

Pubblicato in: Fiutando Libri!, Human English Version!

Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna – Children’s Book Fair

pegDopo tre giorni alla Children’s Book Fair di Bologna mi rimane l’emozione di una fiera del cuore.

After three days at the Children’s Book Fair in Bologna the feeling it wasn’t simply a book fair but a real “heart fair” is still in me.

Sono appena rientrata dalla passeggiata mattutina con Bryce e lui, che è rimasto a casa per tre giorni a annoiarsi, è finalmente rilassato e felice di tornare alle nostre abitudini quotidiane. Bryce è sotto la mia scrivania, la casa è silenziosa, il tempo è uggioso.

I’m just come back from the morning walk with Bryce and he, who stayed three days at home annoying himself, is finally relaxed and happy to have our daily routine back. Bryce lies under my desk, the house is quite and the weather is gloomy.

Scrivere per ragazzi è per me un mestiere speciale, nei miei libri ci sono io e sempre io ci sono nelle relazioni umane che intreccio. Quella rete strana, fragile o d’acciaio che sono le amicizie. L’amicizia è uno dei temi che ricorre sempre nelle mie storie, l’amicizia è un valore che coltivo da sempre.

To write children stories is a very special job: I’m always in my books and I’m in all the human relationships I weave too, that peculiar, fragile or strong net forming friendship. And friendship is one of the main subjects of all my stories, it’s one of the values I’m always cultivating.

In questi tre giorni di fiera ho incontrato tante persone, ho capito che alcune amicizie sono salde e forti. Alle volte l’ho capito in un abbraccio o in un continuare a cercarsi: Sei al padiglione 29? Sto scappando a una presentazione! Andiamo ad ascoltare quell’autore, a sfogliare quel libro, a mangiare un panino…? Altre volte l’ho capito in quindici minuti di conversazione fitta fitta, condensata, piena di parole importanti.

During these three days I met a lot of people, I realized some friendships are strong and steady; sometimes I could understand it through a hug or just because we were keeping on searching each other: Are you at stand 29? I’m going to a reading… let’s go listening to that author, to read that book or to eat a sandwich??? Other times I realized it in a 15 minutes intense conversation full of important words.

Poi in fiera ho incontrato persone che volevo conoscere e in pochi minuti ho capito che l’empatia funziona anche tramite la rete internet e abbracciarsi è stata solo una conferma. So che quelle persone rimarranno nella mia vita di scrittrice, lettrice, promotrice dell’amicizia leale e senza barriere per la quale abbiamo con spontaneità gettato le basi.

At the fair I met people I would like to know and in a few seconds I felt that empathy works also through internet and to embrace each other is a further proof of it. I know those people will stay forever in my life as a writer, reader and promoter of leal and no barrier friendship, for which we spontaneously lay the foundations.

Il mio ultimo libro era sul banco dell’editore. Gli occhi magnetici del gatto mi hanno incoraggiato, rassicurato, guidato e una filiera di bellezza e di positività nel mondo dei libri per ragazzi si è rivelata ai miei occhi. Autori, editori, lettori, bibliotecari e librai che credono nel potere dei libri onesti, quelli che regalano emozioni e aiutano tutti noi a crescere. Continuano a tornarmi in mente le parole di Roberto Piumini che, sintetizzate, esortano a non banalizzare. Non banalizziamo il potere della letteratura per ragazzi, alimentiamolo con passione sincera e semineremo bellezza.

My last novel was on the editor stand. The magnetic cat’s eyes encouraged, reassured, guided me and a beauty and positiveness die in the children books’ world revealed to my eyes. Authors, editors, readers, librarians and booksellers believing in honest books’ power, those giving emotions and helping us to grow. Since then Roberto Piumini’s words are still in my mind. Shortly they urged us not to trivialize. Don’t trivialize children literature’s power but instead let’s feed it with honest passion and we will spread beauty.

Nel mondo di oggi si può, forse, chissà… ci crediamo?

In today’s world it could be possible… we can, perhaps, maybe… do we believe in it?

WP_20160406_17_11_52_Pro (2)

Sono tornata a casa da Bologna con tanti libri, alcuni con dediche meravigliose e dolcissime e con il libro del piccolo Sheepdog che tanto assomiglia a Brik. L’editore scozzese Floris Books non poteva vendermi quel libro che i miei occhi avevano individuato il primo giorno con un’attrazione fatale. Chi ha disegnato quel cane lo conosce bene e un legame invisibile che sfida la distanza e la velocità della luce si è creato immediatamente. L’editore ne ha messo da parte una copia e l’ultimo giorno me l’ha regalata. Io ho regalato in cambio una copia di Echino dove c’è l’articolo del Brik. Non è stato un contatto di lavoro, è stata una relazione umana tra persone, passata attraverso il mio inglese approssimativo e le pagine dei libri. Ho ricevuto in dono un libro che adoro e la gentilezza di un’editor scozzese.

I came home from Bologna with lots of books, some even with beautiful and very sweet dedications, and with a special book about a little Sheepdog who is so very like Brik. The Scottish editor Floris Books couldn’t sell to me that book, which fatally attracted my eyes from the very first day… who drow this dog, knows him very we’ll and an invisible relationship, challenging distance and the speed of light, created immediately. The editor kept one copy for me and last day she gave it to me. In exchange for it I gave her a copy of Echino, where there is an article of Brik.
It wasn’t a work contact but a real human relationship fed by my inaccurate English and some book’s pages. I have been given the book I adore and the kindness of a Scottish editor. (… and compliments to Sandra Klaassen!)

peg

Sandra Klassen di Floris Books: www.florisbooks.co.uk/blog/2015/05/13/florisdesign-illustrator-interview-sandra-klaassen-2/

12909432_1178408702184207_2991474774919569307_oEchino: www.echino.it 

brik manoscritto

Come nascono le storie… ilgiovanebrik.com/2016/03/07/come-nascono-le-storie-il-segreto-del-manoscritto

Notes Edizioni: www.notesedizioni.it/index.php?option=com_libreria&c=pubblicazioni&task=display&idpubblicazione=58&Itemid=61

Pubblicato in: Come nascono le mie storie, Fiutando Libri!

Il segreto del manoscritto, come nascono le mie storie

          IL SEGRETO DEL MANOSCRITTO Notes Edizioni 2016/2023

NUOVA COPERTINA DI CINZIA GHIGLIANO

A fine marzo 2016 in libreria il libro che ha vinto il Premio Giovanna Righini Ricci con la splendida copertina di Cinzia Ghigliano.

Sono felice che la storia scelta dalla giuria ragazzi del Premio sia stata approvata da Carla C. Martino della Notes Edizioni. E’ bello che i giovani lettori vedano riconosciuta la loro valutazione di un manoscritto da parte di una casa editrice di qualità. Sono felice di dimostrare ai giovani giurati che non hanno letto e discusso invano, perchè a questo serve un Premio Letterario: a farci intendere che leggere, produrre libri e proporli in libreria non è inutile. Se quei ragazzi hanno saputo scegliere una storia da pubblicare a dodici anni, possono continuare a leggere e valutare libri per tutta la vita!

Leggere ci rende liberi, liberi di immaginare una storia oppure di chiudere un libro. Liberi di decidere. Con un libro tra le mani e la testa tra le pagine facciamo piccoli esercizi di autonomia e impariamo a vivere. Tutti!

Come nascono le storie?

Sono cresciuta con racconti di ogni tipo, ma adoravo sentir leggere mia madre che traduceva a braccio dal francese le avventure di Arsène Lupin di Maurice Leblanc.

LeClosLupin
aiguille creuse

Figurarsi l’emozione quando, qualche anno fa, visitando  la cittadina di Etretat nell’alta Normandia vidi la casa appartenuta all’autore dei romanzi del famoso ladro gentiluomo. Proprio lì nacque l’idea di questa storia. Quel giorno piovigginava e l’aria era ferma e grigia. Non c’era nessuno per le strade di quella cittadina e anche la “guglia cava”, che ispirò la prima avventura di Arsène Lupin nel romanzo “L’Aigulle creuse” uscito prima a puntate e poi in libreria nel 1909,  aveva un aspetto misterioso.

Immaginai una casa antica divenuta museo e una ragazzina appassionata di misteri. Un Arsenio Lupin tutto italiano, un piccolo paese  su un’isola che vive solo di turismo e rocce a picco su un mare meraviglioso.

Voilà: Il segreto del manoscritto!

Indi tra i non ti scordar di me

D’accordo nella mia storia non poteva mancare un gatto un po’ magico, possibilmente bianco come il mio Indi.

Ancora una cosa volevo raccontare: “La vita era dura, alle volte era difficile andare avanti, ma c’era unione tra le famiglie. Gli uomini si aiutavano nella pesca, i bambini crescevano insieme e se si era in difficoltà, si ricorreva all’esperienza degli anziani. E le donne… le donne erano lavoratrici, educatrici e motore della vita dell’intero borgo.” Volevo raccontare del passato e di un gioiello antico che passa di mano in mano tra le donne di diverse generazioni per arrivare a una ragazzina che raccoglie anche la meravigliosa eredità di scrittrice del bisnonno.

IL SEGRETO DEL MANOSCRITTO di Giuliana Facchini – marzo 2016 –  Notes Edizioni – Collana: Schegge – In copertina disegno di Cinzia Ghigliano – Pagine: 144 – Età di lettura: 12 anni

Premio Inediti 2015 Giovanna Righini Ricci

COVER BUONA

In un piccolo paese sul mare. Su un’isola. Una vecchia casa trasformata in museo per turisti, ricca di mobili d’epoca, quadri, collezioni di libri antichi di un famoso scrittore di inizio Novecento, Ludovico Bardo. Una ragazza di dodici anni, Susi, che abita lì perché quella è la casa del bisnonno scrittore, unica eredità rimasta di fortune passate. L’amico di sempre di Susi, Antonio. La bellissima cugina tredicenne Cecilia, che arriva dalla città convinta che su quella piccola isola si annoierà a morte. Un misterioso gatto bianco che di notte guida Susi nei segreti delle stanze. Un manoscritto nascosto in cui si narra di gioielli rubati, di una misteriosa ballerina russa, di una villa a picco sul mare, di una grotta dissimulata sulla scogliera. Un antico medaglione.

Fatti risalenti alla seconda guerra mondiale dei quali le vecchie donne del paese bisbigliano ancora i segreti…

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura! (Umi’s review)

Recensione di … 

41Yb72PWMIL._SX331_BO1,204,203,200_Raccontami un giorno perfetto di Jennifer Niven edito da De Agostini è una storia importante, un romanzo poderoso e potente. Racconta di Theodore Finch un ragazzo con pochi amici, che tutti chiamano Lo schizzato. Uno fuori di testa, uno con cui è meglio non farsi vedere in giro. Un tipo che sale sulla torre campanaria della scuola per provare a capire l’effetto che farebbe buttarsi di sotto. Proprio in bilico sul cornicione Theo conosce Violet una ragazza tormentata. Una brava ragazza che dopo la morte della sorella in un incidente stradale pare non sappia più cosa farsene della vita. Finch la dissuade da un maldestro tentativo di suicidio ma per l’intera scuola, che li guarda con il naso all’insù, accade il contrario: quella brava ragazza di Violet sta tentando di salvare quel matto di Finch. Tra i due nasce una relazione incerta, legata a un progetto di approfondimento scolastico del territorio dell’Indiana, lo stato americano dove i due vivono, ma poi diventa amore, vero e importante.

Il tema del romanzo sono gli adolescenti e il maledetto fascino del pericolo mortale che attrae e che diventa suicidio quando si associa al disturbo mentale. In una nota alla fine del libro la Niven svela che la storia le è stata ispirata da un fatto veramente accaduto durante la sua adolescenza e chiarisce con forza come nessuno debba mai sentirsi solo o abbandonato perché c’è sempre un aiuto per lui. L’autrice esamina un tema importante e difficile da affrontare e lascia intendere tra le righe, ma con determinazione, come tra gli adolescenti s’innesti spesso il desiderio di farla finita con la propria vita perché si sentono diversi, fragili, soli e succede anche a quelli che paiono più “solidi”.

Il romanzo si snoda nel quotidiano dei due adolescenti protagonisti, le loro storie private e le loro personalità si dipanano con maestria tra le pagine e ci coinvolgono. Finch saprà salvare Violet dai suoi tormenti: proprio lui con dolcezza, fantasia e coraggio riuscirà a farle trovare equilibrio e serenità. E Violet saprà aiutare Finch? Finch può o vuole essere aiutato? Un romanzo difficile che porta il lettore a confrontarsi con due personalità che mutano abilmente grazie alla penna dell’autrice e lasciano nel lettore mille domande.

Finch è sempre Finch per tutti, mai Theodore come se il nome di battesimo non si potesse usare. Sin dall’inizio capiamo che quel ragazzo bellissimo e prezioso non lo raggiungeremo mai. Anche i luoghi che i due visitano per l’iniziale lavoro scolastico prendono consistenza e finiscono per essere uno scenario così importante da accompagnarci fino all’ultima pagina.

Libri come questo non si lasciano finire tranquillamente e ci appassionano al punto da chiederci: Non si poteva fare qualcosa?

Mi torna in mente un libro di Anne Fine: Quella strega di Tulip, in cui la piccola protagonista si chiede perché gli adulti si accorgano sempre troppo tardi dell’imminenza di una tragedia e forse dovremmo chiedercelo anche noi. Noi adulti e loro, i giovani lettori, dovremmo chiederci: riusciamo a essere attenti all’altro al punto da capire quando ha veramente bisogno di aiuto? Anche i coprotagonisti di questo romanzo vivranno infine il nostro stesso dilemma: i genitori di Theo separati e presi dalle loro vite e quelli di Violet esemplari eppur fragili; le sorelle del ragazzo che di lui si fidano ciecamente; i professori e gli amici dei due adolescenti.

Eppure un piccolo nodo da sciogliere, infine, mi rimane leggendo questo romanzo e in generale romanzi come questo: se parliamo agli adolescenti di suicidio, dovremmo essere certissimi di far capire loro quanto sia prezioso il dono della vita. Non dovrebbe esserci nessun margine di dubbio su quello che è sbagliato e quello che è giusto quando si cammina sul filo del rasoio di una giovane esistenza e questo deve essere chiaro malgrado il fascino dannato e la bellezza catalizzante di un personaggio. Concludendo, le scelte dell’autrice, il come e il cosa voglia raccontare ai suoi lettori con la bravura, coraggio e grande capacità di coinvolgimento sfociano in un gran bel libro. Quando si legge un romanzo così ben costruito dove i personaggi sono tridimensionali non possiamo cedere ai timori o spaventarci, ma dobbiamo prendere coscienza che la letteratura aiuta spesso a capire, a diventare più sensibili ed essere consapevoli che quando si chiuderà il libro saremo immancabilmente cambiati.

                                                                                                                    G.F.

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando Libri!

Vivere leggendo e scrivendo è un percorso pieno di idee, pensieri e amicizie. Il confronto con gli altri per me è fondamentale. Quando mi blocco in una storia, cerco qualcuno con cui parlare. Devo raccontargli i miei dubbi che, una volta espressi ad alta voce, si sciolgono. Le relazioni umane (quelle che poi spesso diventano amicizie) sono vitali. Ho portato un certo libro all’incontro LIA (Leggere Insieme Ancora) di Verona, il tema di confronto letterario era l’Ironia. Ogni volta che rileggo quel libro penso: “Beh io non sarò mai in grado di scrivere così, meglio smettere.” Eppure subito dopo mi viene voglia di scrivere, una voglia irrefrenabile di scrivere meglio di quanto io abbia mai saputo fare. Ecco l’essenza stravagante per me di questo strano mestiere di scrittore.
“Per sempre insieme. Amen” è un libro fortemente anticonformista e alcune perplessità delle partecipanti alla riunione LIA (persone che apprezzo molto) mi hanno fatto mettere i piedi per terra. La lettura rimane un piacere intimo e la relazione tra il lettore e il libro è quanto di più personale esita al mondo. Io, infatti, sono poco oggettiva con i miei grandi amori letterari. Non che oggi apprezzi meno quel libro, ma l’ho capito di più. Il mio è diventato un amore consapevole. “Come fai a sapere se sei religioso? Magari lo sono, ma ancora non lo so.” dice Polleke la protagonista, una bambina undicenne, olandese, che come animale domestico porta al guinzaglio una vitellina. La realtà della storia di Polleke è durissima ma la sua voce di narratrice è pulita, diretta, positiva. L’ironia nasce da questo contrasto: gli occhi dei bambini sanno vedere con obbiettiva “bellezza” anche il brutto. Mi viene da pensare che anche Pippi Calzelunghe era una Polleke dell’epoca e mi viene da pensare che un giorno anche Polleke sarà un personaggio caratteristico della letteratura per ragazzi. Ieri sera abbiamo commentato Canto di Natale e lo spettro del buon vecchio Charles Dickens era con noi. L’amicizia e le relazioni umane sono un dono grandioso, queste festeggiamo a Natale! Quindi, ancora… se volete un consiglio letterario per ragazzi anticonformisti….

Cliccate e curiosate: Per sempre insieme. Amen

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Sgranocchiando avventure…

“Fai finta che io non ci sia” di Meg Rosoff (trad. Stefania Di Mella) è un libro che mi ha affascinato e coinvolto come pochi. Bella letteratura per ragazzi e non solo.

Leggete la mia recensione del libro su Libri e Marmellata!

fai finta

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando libri in compagnia di sei care amiche

Del romanzo “Nemmeno un bacio” di Manuela Salvi avevo scritto in Fiutando Libri. Ora esce la versione e-book e quindi ripropongo il link.

nemmeno un baciohttps://ilgiovanebrik.wordpress.com/2014/12/04/una-ciotola-di-emozioni-forti-e-solo-letteratura-2/

E’ un libro forte ma mai volgare. Una storia che consiglierei a un adolescente. Apprendo che il libro cartaceo è andato fuori catalogo perché giudicato troppo forte per i ragazzi italiani, eppure anche Chambers o Green possono essere molto “forti” nei loro romanzi per giovani adulti -in realtà storie per tutti- eppure i loro libri non sono fuori catalogo.

Anche altri romanzi che considero molto belli sono di difficile reperibilità come: “Ho attraversato il mare a piedi” di Frescura-Tomatis e “Lasciami andare” di Fulvia Degl’Innocenti e sono sconcertata.

Pensavo, che al giorno d’oggi si fa fatica ad essere coerenti poiché, come diceva mio padre: “Non si aggiusta il mondo a testate”. Il paragone calza e viene un gran mal di testa prima o poi.

In un film in bianco e nero sul giornalismo americano degli anni 50 (ma che è pur sempre una deliziosa commedia) si dice, citando Kipling, che un buon cronista deve avere sei servi fedeli: Cosa, Perchè, Quando, Come, Dove, Chi.

gable


https://www.youtube.com/watch?v=56di_FyhRhM

Io posso dire che una buona scrittrice per ragazzi, oggi, deve avere sei care amiche: Coerenza, Pazienza e Perseveranza che rincorrono le più spregiudicate Immaginazione, Emozione e Affabulazione. Tutte insieme, scrittrice compresa, bevono tè nero sedute davanti a una tastiera e si scambiano opinioni oppure chiacchierano solo liberamente.

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando Libri!

Non vorrei dire nulla. Di solito non dico nulla. Vorrei postare la foto della copertina di un libro e lanciare un messaggio come piace a me: un messaggio aperto.

WP_20151114_10_26_23_Pro
E invece spiego, perché ogni tanto bisogna.
Il libro, ieri, mi è stato donato (e già questo, per me, ha un significato); il libro è stato scritto da una (da-me-apprezzatissima) scrittrice francese che ha narrato storie diverse senza discriminazione alcuna; il libro è stato pubblicato da una piccola e coraggiosa (perché piccola) casa editrice con il benestare dell’autrice (indicazione importante).
Ieri, su un treno regionale stracarico di passeggeri, seduta sul seggiolino accanto alle porte, pigiata tra borse, odori, chiacchiere e avvolta dallo sferragliare dei vagoni e dalla luce giallognola, ho aperto questo libro e ho cominciato a leggerlo. Sono entrata in una bolla di serenità cullata dalle parole di Marie-Aude Murail che come in un romanzo raccontava con semplicità uno splendido personaggio e una storia. La pochade degli schieramenti non mi appartiene. La bellezza si può sporcare e la bruttezza esaltare. Tutto può accadere. Leggete quello che volete dietro questa foto, io ci leggo la convinzione che il bello e il bene sono dentro molte realtà diverse, ma esistono.

Leggi anche Miss Charity  oppure Gesù, come un romanzo.

…dalla voce di Livia Rocchi  Gesù, come un romanzo

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Tra le righe…

Ho finito di leggere “Sarò io la tua Fortuna” di Marco Tomatis e Loredana Frescura e l’ho trovato bello.

Ho formulato subito tre pensieri:

– Non mi era mai capitato di leggere un libro “per ragazzi” con argomenti considerati tabù nel genere (evviva, finalmente, evviva)

– Non ci sono sconti, neppure, nelle descrizioni relative alla guerra, non si teme di sconvolgere i ragazzi (evviva evviva, tanto i ragazzi non si sconvolgono comunque ed edulcorare la guerra sarebbe davvero troppo)

– Ho apprezzato il fatto che gli autori non si sono, solo, documentati per scrivere un romanzo ambientato in un certo periodo storico, ma hanno scritto un romanzo ambientandolo in un periodo storico che conoscono profondamente.

Quindi rifletto:

1)Questo libro è in linea con quelli dei grandi nomi dello YA come Chambers, Green, Stratton, Bougers, Murail (ambientazione storica a parte, forse) lo tradurranno? Si traduce troppo poco. Non solo questo, ma ALTRI apprezzabilissimi romanzi rimangono confinati e incredibilmente dimenticati in patria.

– Chissà, magari, se li traducessero in inglese poi, col tempo, li riscopriremmo anche in Italia? 😀

2) Un bel romanzo è un bel romanzo. Categorie Young Adult o Ragazzi sono solo stupidaggini; eppure esistono, isolando certa Letteratura in un immeritato e assurdo limbo. Perchè? Mistero casereccio.

Ho finito di blaterare la mia opinione, o di abbaiarla, come direbbe il mio fidato socio Brik!

12029647_1055308944494184_244682810018249733_o
Pubblicato in: Fiutando Libri!

Naturalmente ricchi… delle proteine della Lettura!

Mistral, un libro di Angela Nanetti che ho nel cuore. Un libro profumato di erbe e di mare dove il protagonista è un bambino che porta il nome di un vento. Della stessa autrice ho apprezzato moltissimo anche: Mio nonno era un ciliegio.mistral

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando libri!

“Sophie sui tetti di Parigi” di Katherine Rundell è un libro coinvolgente. Sarà perché Sophie e Charles sono personaggi bellissimi, sarà perché anche gli altri personaggi sono deliziosi. Sarà perché, per me, non è possibile non amare Parigi.

Un po’ di Dickens, una specie di corte dei miracoli sopraelevata, avventura… è un libro che, una volta iniziato, non riesci a smettere di leggere e rimani intrappolato, con il cuore in gola, sui tetti di Parigi.sophie

Pubblicato in: Fiutando Libri!, Human English Version!

Fiutando libri!

Ho letto “La casa dei cani fantasma” di Allan Stratton e mi ha conquistata. Una volta iniziato a leggere, non si riesce a smettere. Una storia avvincente, attuale, originale tra i romanzi contemporanei, che mi ricorda i grandi romanzi del passato. Uno di quei libri che resta, non passa. Felice d’incontrare libri così.

I read “The dogs” by allan Stratton and I really loved it! A fascinating, actual and original story among the contemporary novels, which reminds me the great novels of the past. One of those books that remains with and in you and never goes by. I’m happy to find such books. la casa dei

Ho avuto il piacere di ascoltare Allan Stratton in un evento del festival letterario Mare di Libri a Rimini. I had the pleasure to listen to Mr Allan Stratton during an event at the literary exhibition “Mare di libri” in Rimini. WP_20150614_11_41_08_Pro

Uno scrittore onesto con il proprio lavoro e disponibile verso i lettori. A pelle una bella persona che è stato interessante conoscere attraverso un romanzo come “La casa dei cani fantasma”. Un autore onesto c’è nelle sue storie.

A writer honest with his work and friendly with his readers. Instinctively a beautiful person who was nice to meet and to know through a novel like “The dogs”. You can feel and appreciate the honest writer in his stories.

Pubblicato in: Fiutando Libri!, Human English Version!

I libri uniscono… together with books!

Ecco una conchiglia che mi hanno regalato i ragazzi siciliani durante la festa del Libro di Valderice, ripescata ieri nella mia borsa! L’ho messa tra le conchiglie del Mar Ligure che mi diede la mia amica Anna, cui è dedicato il libro “Come conchiglie sulla spiaggia”.

Ogni tanto, chiusa nel mio studio a Verona, chiedevo: “Com’è il mare oggi? Di che colore è?… e il vento? di cosa profuma il vento stamattina?”

Anna che ama il suo mare e il suo vento era i miei occhi, insieme ai miei ricordi, mentre scrivevo “Come conchiglie sulla spiaggia”.

Il piatto delle conchiglie è il dono dei ragazzi di una scuola di Treviso, fatto da loro nel laboratorio di ceramica!WP_20150528_13_48_56_Pro

Here it is a shell the Sicilian boys  gaveme duringthe Valderice Book Fair that i found yesterday in my bag! I put it among the shells from the Ligurian Sea sent from  my friend Anna, to which i dedicated my book “Come conchiglie sulla spiaggia”.

Occasionally, closed in my office, I asked her “How is the sea Today? What’s its color? And the wind? What’s its smell this morning?”

Anna, Who loves her sea and wind, was my eyes together with my memories while I was writing “Come conchiglie sulla spiaggia”

The shells’ plate is a present from the students of a school in Treviso: they did it during their ceramic lab.

cover (2)

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Volontario a un festival letterario…

Ho una mia opinione ben precisa del perché gli adolescenti non leggano e penso che Mare di Libri sia il modo giusto di portare i libri tra i ragazzi, soprattutto perché questo festival crede negli adolescenti che leggono.

WP_20150612_12_05_37_Pro

Mi porto a casa da Rimini un volontario di Mare di Libri stanchissimo (perché i volontari lavorano sodo), ma ciò che richiede molta fatica in termini fisici e mentali poi ci lascia le più grandi soddisfazioni. Mi porto a casa un volontario con una lista di libri da leggere in testa, con un’esperienza ricca d’incontri con autori e storie nel cuore e con gli occhi accesi di quella luce che solo l’affetto degli amici ti lascia dentro.

Io non ho partecipato a molti eventi perché Brik dopo il morso ricevuto non è più tranquillo tra la gente, ma il figlio ventenne è salito su un regionale e mi è venuto in aiuto e io, ecco, beh, insomma, mi sono commossa! (Ha, comunque, precisato che in quanto a buone azioni è a posto per i prossimi dieci anni.) Anche lui è rimasto affascinato dall’aria di Mare di Libri e anche lui è interessato a un libro (…bisognerà approntare un piano strategico di acquisti e prestiti bibliotecari!)

WP_20150613_15_43_59_Pro

Io, seduta sui gradini del portico  con Brik, ho conversato con persone deliziose e so con certezza che l’amica scrittrice Annalisa è una donna fortunata. Poi ho incontrato una bibliotecaria con la quale avevo perso i contatti, ma che non avevo dimenticato, ho chiacchierato con amici di penna e di coda, mangiato piadine (il mio piatto preferito dopo la pizza- sì, sono una donna dai gusti semplici) e rubato con gli occhi tutto il mare che potevo. Insomma Brik ha abbaiato troppo ed è stato un po’ molesto, però la vita va presa come viene e alla fine ci regala sempre qualcosa di buono.

WP_20150613_07_19_59_Pro

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando Libri!

“Il gatto dagli occhi d’oro” di Silvana De Mari, di cui domani esce la ristampa, è un libro un po’ magico, ricco e straordinario… gli occhi di un gatto illuminano il buio più nero e aiutano a sperare.

occhi d'oro

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando Libri!

“Le cose che non so di te” di Christina Baker Kline è un libro che mi ha preso, affascinato… una ragazza ribelle controllata dai servizi sociali e un’orfana irlandese, tra passato e presente. le cose

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Fiutando Libri!

Vivere fiutando libri in libreria o in biblioteca è bellissimo e ricorda l’ottavo diritto del lettore di Daniel Pennac: il gustosissimo diritto di spizzicare!

Trasmettere le emozioni che mi ha dato un libro e leggere ad alta voce sono per me un piacere, un modo di condividere qualcosa di bello. Non ho mai obbligato i figli a leggere, ho condiviso con loro molti libri e, sì, d’estate vigeva una regola: si poteva giocare alla playstation quanto si voleva, a patto che la stessa quantità di tempo fosse dedicata alla lettura. Vi assicuro che ne veniva fuori un equilibrio perfetto! Il tranello c’era, ed era quello di mettere nelle mani dei ragazzi libri tra le cui pagine il tempo volava. Ecco un  gioco che mi ha sempre appassionato: dare il libro giusto alla persona giusta.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Nella foto ci sono i miei libri, due copie di ognuno, e in ogni mia storia c’è un po’ di me e della mia vita. Quindi, forse, non sono una scrittrice professionista perché scrivo solo quello di cui sento il bisogno di parlare, le mie urgenze e le mie passioni, per condividerle, ovvio. Due copie per i miei figli: una sottolineata, usata, piena di segnalibri, quella che porto negli incontri nelle scuole e nelle librerie; l’altra intonsa, uscita dalla scatola per prima insieme alla ormai usurata gemella. I miei figli potranno, un giorno, ricordare tra le pagine di una copia o cominciare un nuovo viaggio con l’altra, decideranno loro. Non so quanti lettori ho, ma io comincio sempre a contare da due.

Sto leggendo un libro bellissimo: “Per una letteratura senza aggettivi”… e insomma: perché leggere? Perché leggere ci cambia. Si può “conoscere, apprendere, sapere” anche attraverso un buon documentario, ma solo leggendo le emozioni lasciano dentro di noi una minuscola traccia per sempre e, a volte, senza che ce ne rendiamo conto.

Buona lettura a tutti.

I miei libri non sono molti e non hanno data di scadenza, eccoli in sintesi:

Perduti fra le montagne (Raffaello 2008)

book

Willi ed Edoardo, un ragazzo con un nome da cane e un cane con un nome da ragazzo.

La casa sul fiume (Loescher 2010)

cover

Una colonia di gatti, un soldato austriaco moribondo, un mulino sulle le rive dell’Adige dove la Storia è stata scritta.

I malmessi (Loescher 2012)

I malmessi

Sei ragazzi diversi tra loro che si tengono per mano, un’oca e un maiale.

Invisibile (San Paolo Ragazzi 2012)

cover InvisibileUn storia ricca che parla di uomini e ragazzi, di montagna e di un cane.

Chiamarlo amore non si può 

con il racconto “Perché odi Davide” (Mammeonline 2013)

copertina

 Vita vissuta.

Il mio domani arriva di corsa (EL 2012)

Cover Il mio domani arriva di corsa

 Frammenti della vita di una ragazza che ha saputo salvarsi da se stessa.

Come conchiglie sulla spiaggia (Paoline 2015)

cover (2)

Storia profumata di poesie e disegni, crocevia d’incontro di mondi diversi.

Pubblicato in: Come nascono le mie storie, Fiutando Libri!

Come conchiglie sulla spiaggia. Come nascono le storie

Come nascono le storie?

Quella poesia del Carducci mi ronzava in testa da sempre e quando capitava che con i miei bambini mi ritrovavo nella nebbia fitta del nord, cominciavo a declamarla. Loro frequentavano una scuola materna un po’ fuori del paese e per raggiungerla facevamo in macchina una stradina tra i campi avvolti spesso nella bruma del primo mattino. Niente mare, ma “la nebbia agli irti colli” nasceva in coro dalle nostre voci.

conchiglie bozza 2 - CopiaDa lì, il salto di quei versi in una storia era inevitabile e quando tantissimo tempo fa, in un paesetto toscano, mi ritrovai in un bar del porto a guardare il mare in burrasca e la pioggia e il grigio dell’aria, un’immagine s’aggiunse a quella poesia.

Come nascono le storie:

10574530_938416286169367_2866358887101394810_nAntonella era una ragazzina iperattiva: scarpe da ginnastica e capellino in testa e il mondo era ai suoi piedi! La vedevo scorrazzare in paese e sulla spiaggia, sempre in cerca di qualcosa e quando si arrampicò sul muro di quel vecchio capannone abbandonato, col rischio di cadere e farsi male, cercavo proprio d’immaginare cosa avrebbe potuto vedere. Attendevo quasi con ansia di capire cosa c’era all’interno e quando i suoi occhi si riempirono di dubbi davanti a quel posto stipato di bambini operosi e tristi, la storia era già tutta lì, pronta per essere scritta.

Tra le righe s’infilò a forza un gatto, grosso e battagliero, che voleva a tutti i costi una parte da coprotagonista e, si sa, i gatti ottengono sempre quello che cover (2)vogliono. Però, non accettai discussioni, avrebbe avuto accanto il maestro Oreste: canuto, grassoccio, curioso quanto basta per stare dietro a una come Toni.

Eppure la storia non era ancora completa, come quando sappiamo che stiamo dimenticando qualcosa ma non capiamo cosa. Per fortuna la soluzione era lì davanti a me. Ogni mattina quando aprivo facebook c’era una nuova poesia di Roberta ad attendermi. La mia Toni disse per caso che le poesie arrivano Come conchiglie sulla spiaggia e io capii CHI avrebbe lasciato cadere nel mare i versi delle sue poesie.

Come nascono le storie!

Come abbia fatto Erika a disegnare così bene quei personaggi che io mi vedo davanti in carne e ossa, quasi non me lo spiego, perché noi non ci siamo mai parlate, non ci conosciamo neanche. E forse quel gattaccio marinaio e furbissimo ha convinto Fulvia a far diventare la sua storia un libro vero, fatto di carta e inchiostro, s’è inventato sicuramente un qualche strano sortilegio per stregarla, ma è pur vero che quando nascono, le storie, poi vivono da sole.

copertin allargata

Come conchiglie sulla spiaggia di Giuliana Facchini, con le poesie di Roberta Lipparini e le illustrazioni di Erika De Pieri. Edizioni Paoline – collana: Il parco delle storie.

Un romanzo per bambini dai nove anni in poi, ma da leggere ad alta voce a chiunque.

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Leggere Libera Tutti!

Il mondo ai tuoi piedi di Livia Rocchi è un romanzo della serie The Talent Angels edito da Camelozampa Editore. Una storia fresca, colorata, mai banale. Frizzante allegria e bella scrittura: mi sono divertita un mondo a leggerlo!

talent

La Umi adora le dediche!

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 

Pubblicato in: Fiutando Libri!

…naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

 

Per sempre insieme, amen” è un libro di Guus Kuijer davvero speciale a mio parere. Scivola via, conquista e poi ti rimane nel cuore, amen! (Belli anche altri libri dello stesso autore e non solo quelli con la deliziosa protagonista Polleke!)per sempre

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Sgranocchiando avventure!

La vera storia del pirata Long John Silver” è davvero un bellissimo romanzo avventuroso e piratesco. L’autore, Bjorn Larsson, è una persona gentile e disponibile che parla molte lingue correntemente tra cui l’italiano. Ho letto tutti i suoi romanzi e alcuni, come “Bisogno di libertà” e “La saggezza del mare”, li ho amati. Sotto, la sua dedica su uno dei miei preferiti “Il cerchio celtico”.

silverWP_20150225_11_16_07_Pro

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura!

 

Ti chiami lupo gentile” di Luisa Mattia è un libro sincero e vero, regala emozioni e parla di legalità con il linguaggio dei ragazzi.

lupo gentile

Pubblicato in: Fiutando Libri!

…naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

Sorelle di carta” di Cristiana Pezzetta racconta l’amicizia di due ragazze e svela il fascino della terra siriana. Da leggere ora.

sorelle di

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Sgranocchiando avventure!

 

aquila e giaguaro

Tre libri avventurosi e affascinanti scritti per ragazzi (ma non solo) da una grandissima autrice: Isabel Allende. Nadia e Alex, alias Aquila e Giaguaro, sono due ragazzi adolescenti che s’incontrano nella foresta amazzonica. Tre storie scritte per evadere dai nostri confini geografici e scoprire una meravigliosa simbiosi con la natura, raccontate come solo la signora Allende sa fare.

La città delle bestie, Il regno del drago d’oro e La foresta dei pigmei. Oppure la raccolta Le avventure di Aquila e Giaguaro.
allend allende    allen

 

 

 

Pubblicato in: Fiutando Libri!

Una ciotola di emozioni forti… è solo Letteratura!

Il primo consiglio di lettura del 2015 è “La libraia” di Fulvia Degl’Innocenti. Un libro bello, avvincente, con una sua anima preziosa e voglia di regalare speranza.

libraia