Vivere fiutando libri in libreria o in biblioteca è bellissimo e ricorda l’ottavo diritto del lettore di Daniel Pennac: il gustosissimo diritto di spizzicare!
Trasmettere le emozioni che mi ha dato un libro e leggere ad alta voce sono per me un piacere, un modo di condividere qualcosa di bello. Non ho mai obbligato i figli a leggere, ho condiviso con loro molti libri e, sì, d’estate vigeva una regola: si poteva giocare alla playstation quanto si voleva, a patto che la stessa quantità di tempo fosse dedicata alla lettura. Vi assicuro che ne veniva fuori un equilibrio perfetto! Il tranello c’era, ed era quello di mettere nelle mani dei ragazzi libri tra le cui pagine il tempo volava. Ecco un gioco che mi ha sempre appassionato: dare il libro giusto alla persona giusta.
Nella foto ci sono i miei libri, due copie di ognuno, e in ogni mia storia c’è un po’ di me e della mia vita. Quindi, forse, non sono una scrittrice professionista perché scrivo solo quello di cui sento il bisogno di parlare, le mie urgenze e le mie passioni, per condividerle, ovvio. Due copie per i miei figli: una sottolineata, usata, piena di segnalibri, quella che porto negli incontri nelle scuole e nelle librerie; l’altra intonsa, uscita dalla scatola per prima insieme alla ormai usurata gemella. I miei figli potranno, un giorno, ricordare tra le pagine di una copia o cominciare un nuovo viaggio con l’altra, decideranno loro. Non so quanti lettori ho, ma io comincio sempre a contare da due.
Sto leggendo un libro bellissimo: “Per una letteratura senza aggettivi”… e insomma: perché leggere? Perché leggere ci cambia. Si può “conoscere, apprendere, sapere” anche attraverso un buon documentario, ma solo leggendo le emozioni lasciano dentro di noi una minuscola traccia per sempre e, a volte, senza che ce ne rendiamo conto.
Buona lettura a tutti.
I miei libri non sono molti e non hanno data di scadenza, eccoli in sintesi:
Perduti fra le montagne (Raffaello 2008)
Willi ed Edoardo, un ragazzo con un nome da cane e un cane con un nome da ragazzo.
La casa sul fiume (Loescher 2010)
Una colonia di gatti, un soldato austriaco moribondo, un mulino sulle le rive dell’Adige dove la Storia è stata scritta.
I malmessi (Loescher 2012)
Sei ragazzi diversi tra loro che si tengono per mano, un’oca e un maiale.
Invisibile (San Paolo Ragazzi 2012)
Un storia ricca che parla di uomini e ragazzi, di montagna e di un cane.
Chiamarlo amore non si può
con il racconto “Perché odi Davide” (Mammeonline 2013)
Vita vissuta.
Il mio domani arriva di corsa (EL 2012)
Frammenti della vita di una ragazza che ha saputo salvarsi da se stessa.
Come conchiglie sulla spiaggia (Paoline 2015)
Storia profumata di poesie e disegni, crocevia d’incontro di mondi diversi.