Nei giorni come oggi mi sale forte la maniconia di quello che sta accadendo. È come se non fossimo capaci di capire o di vedere o, se vediamo e capiamo, abbiamo la sensazione di non potere fare nulla. Siamo parecchio abbattuti, parecchio abbattute, speriamo che passi, ma passerà?
Noi donne, tornate a essere educate a dosi massicce di romance, lasciamo la leadership agli uomini, loro, nelle alte sfere, hanno fatto finta che contassimo, che sorrisi ammiccanti e carezze accomodanti contassero, ora appaiono per quel che sono: patetiche inutili grandi fregature.
Il ribaltamento è sotto il nostro naso, il quadro è chiaro. I cappelli che lasciano scoperto il viso regale dallo sguardo diretto sono stati sostituiti da quelli a falde larghe perché gli occhi non si mostrino abbassati.
Le immagini dicono.
Occorre conoscenza, sapere, cultura del passato storico filosofico e acume; rispondere eticamente alla ricchezza e all’ignominia; dare voce a altre donne, forse, ai giovani e alle giovani, sicuramente.
Che sia ribellione non festa.
Buona ribellione di parole e azioni, piccole e grandi, quotidiane o comuni, a tutte noi.
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8 marzo 2020
Nei tempi del Coronavirus i nostri pensieri sono impegnati in altro, e forse in altro ancora non sono impegnati abbastanza.
Comunque non fatemi gli auguri per la giornata di oggi, dell’ 8 marzo, e non massacrate le mimose e per carità non mandatemi fiumi di parole d’occasione per messaggio, volete fare qualcosa per me? Leggetevi i miei Se la tua colpa è di essere bella e/o Io non lo odio, sono solo storie ma già capirete in quale donna credo. Sono stata tante donne perché ho vissuto abbastanza per riconoscerle e forse non sono neanche fiera di tutte.
Leggere più romanzi di una stessa autrice traccia il suo pensiero, costruisce la sua impronta, il suo crescere e cambiare nel tempo, anche se si tratta di romanzi per ragazzi, sì, esattamente, avete capito bene.
Leggetemi e mi consocerete con le mie fragilità e i miei entusiasmi. Poi ci sono anche gli articoli sul blog, il mio diario, anche qui ci sono con fragilità ed entusiasmi.
Quello in cui credo non lo direi mai in un romanzo, non penso che potrebbe o dovrebbe interessare qualcuno, le mie storie sono solo storie, ma, nel tempo, conoscendole conoscerete me. Scrivere resta un po’ donarsi e come lettrice lo so bene.
Mother’s day , ma solo neo miei romanzi
Se sei donna e scrivi per ragazzi
