Pubblicato in: Fiutando Libri!

…naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

Sorelle di carta” di Cristiana Pezzetta racconta l’amicizia di due ragazze e svela il fascino della terra siriana. Da leggere ora.

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Pubblicato in: Ragionando di un cane di nome Brik...

L’invadente metodo inventastorie

Incrocio un vecchio signore mentre mi trovo in centro paese con Bryce. I miei occhi scorrono velocemente la sua figura e si fermano sui guanti. L’anziano ha una chioma di capelli bianchi che contornano un viso secco e liscio. Ha occhi azzurri velati e rosse labbra sottili. Indossa un giaccone blu scuro su pantaloni e scarpe dai colori sobri, ma sfoggia un paio di guanti di pile rosso a quadri scozzesi. Sono un faro su quella figura anziana dai colori scuri.  Ecco come alle volte nasce una storia o un racconto, ecco come nascono le avventure del brik: da un piccolo spunto, un particolare che accende l’immaginazione.

L’anziano quei guanti li ha ricevuti per Natale. I ragazzi, mentre sceglievano il regalo per il nonno, d’un tratto avranno stillato: “Quelli! Quelli!” attirati dai colori sgargianti del pile tra i guanti da uomo un po’ seriosi, di lana o di pelle, neri, blu o marroni. “Ma il nonno non metterà mai una cosa del genere!” avrà commentato la mamma. “Sono belli, colorati, fanno allegria!” avranno replicato loro. Lei avrà sorriso pensando che sarebbe sciocco negare ai ragazzi la gioia di aver scelto il dono. E così i guanti in pile scozzese finiscono sotto l’albero di Natale della nostra storia e il nonno ride quando scarta il regalo e dice che non è più un ragazzino lui, ma in fondo è contento di quel dono un po’ bambino. Con pazienza tipicamente anziana li indossa quei guanti: al bar o al circolo dirà che è un regalo dei suoi nipoti.

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D’accordo è una storiella buonista e natalizia ma tenete conto che stavo mangiando una fetta di pandoro offerta dagli alpini, ero sotto stelle luminose che suonavano “Jingle bells” e il brik mi tirava a zig zag tra le gambe della gente per raccogliere briciole e leccare zucchero a velo. Avevo pochi secondi prima di filarmela perché il vigile mi puntava da lontano e sicuramente mi avrebbe chiesto la museruola, che non avevo, per il brik, quindi l’immaginario è andato sul facile.

Certo, il nonnetto poteva essere un cleptomane, i guanti avrebbero potuto essere del fratello, abile suonatore di cornamusa, ahimè defunto. Oppure avrebbero potuto essere stati fatti a mano dalla moglie che comprava scampoli di tessuto ma era finita ai domiciliari per molestie ai commessi dei grandi magazzini. L’anziano signore poteva averli comprati, trovati, rubati… in fondo cosa importa? Quello che conta è il gioco dell’immaginazione: l’invadente metodo inventastorie! Da quando ricordo, per me, è sempre mode on!

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Sgranocchiando avventure!

 

aquila e giaguaro

Tre libri avventurosi e affascinanti scritti per ragazzi (ma non solo) da una grandissima autrice: Isabel Allende. Nadia e Alex, alias Aquila e Giaguaro, sono due ragazzi adolescenti che s’incontrano nella foresta amazzonica. Tre storie scritte per evadere dai nostri confini geografici e scoprire una meravigliosa simbiosi con la natura, raccontate come solo la signora Allende sa fare.

La città delle bestie, Il regno del drago d’oro e La foresta dei pigmei. Oppure la raccolta Le avventure di Aquila e Giaguaro.
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come fare gli auguri senza mentire

 

Come faccio a fare gli auguri di buon Natale?

(Ascoltate e continuate a leggere 🙂 )

“It’s not time to make a change – Just relax, take it easy”

BORDER PANETTONE

Una volta si poteva festeggiare perché non si sapeva nulla, il mondo era piccolo intorno a noi. Nelle difficoltà ci si univa e ci si aiutava, c’erano le chiavi sulla porta di casa, ci si conosceva tutti o quasi. Eravamo un solo panettone pieno di uvetta e canditi.

“You’re still young, that’s your fault – There’s so much you have to know”

pand

I bambini, loro sì, possono festeggiare, loro vivono un mondo bambino. Possono sognare e ignorare: non sanno ancora tutto. Vivono nel pandoro soffice e spolverato di zucchero a velo.

“All the times that I’ve cried – Keeping all the things I knew inside – And it’s hard, but -it’s harder – To ignore it”

Io, adulta, come faccio a festeggiare ignorando la morte di tanti rFoto0280agazzini, la schiavitù e la violenza sulle donne e sulle bambine? Le mutilazioni e le feroci morti inutili? Come posso ignorare esseri viventi ingabbiati, torturati, divorati senza pensare al loro cuore che batteva, ai loro occhi che nascondevano paura e rassegnazione, al loro essere nati, senza saperlo, solo per essere consumati. Nessun ciclo della vita per alcuni. Niente etica nella morte, niente dignità tra gli uomini. Che faccio: addobbo l’albero? Siamo torrone incenerito, carbone amaro e polveroso.

“Find a girl, settle down – If you want, you can marry – Look at me, I am old – But I’m happy “

Eppure è Natale, non si può dimenticare. La natalità è la scintilla dBryceella creazione che assomiglia a quella dell’immaginazione. E ci vuole immaginazione per una vita che si rinnova instancabile, nonostante tutto, negli esseri umani, negli animali, negli alberi e nei fiori. Né padri, né madri, indiscriminatamente siamo tutti genitori di semi di stelle luminose oppure oscure. Tanti doni in uno: la vita che è colostro al sapore di vino moscato.

“I was once like you are now – And I know that it’s not easy”

Ho fatto nascere le mie stelle, le ho allevate a tè, latte e buone parole, spostate di tana in tana trattenendole peFoto0663r la collottola per non far loro del male e adesso vanno e sono meravigliose, scaldano il cuore. E non è tutto: alcune mi scodinzolano attorno, altre fanno nido sul mio grembo con fiducia, altre saziano lo sguardo, verdi e legnose o esili e profumate.

 

“To be calm when you’ve found – Something going on – But take your time, think a lot”

Solo la vita posso festeggiare, ogni giorno e ogni Natale, il bambino che non è ancora nato, un fiore che non s’è seccato, un randagio sottratto alla fame, un sogno a qualcuno regalato. Piccoli morsi natalizi possono saziare e solo pensando in PICCOLO posso festeggiare: panforte e pasta di mandorle!

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Buon Natale dalla Umi e dal Brik

…auguri sinceri di Buona Vita, quindi, sulle note di “Father and Son” di Cat Stevens, a tutti gli esseri viventi a due e a quattro zampe, con radici oppure no.

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I libri della Umi…

A Natale regalate libri!

D’accordo, questa è pubblicità, ma…

un lavoro creativo, come scrivere libri per ragazzi, per essere un vero lavoro deve remunerare, altrimenti la Umi non può mantenermi: non può comprare le mie crocchette preferite, quelle senza grano perché sono allergico (…visto mai un lupo mangiare il semolino o due spaghi?) e non può pagarmi le lezioni di agility, gli ossi di pelle di bufalo pressata, il cacio per premietti e ricompense.

Quindi, questo è un accorato appello… mi volete sul blog? Comprate i suoi libri!

(Che poi, detto tra noi, non sono affatto male… )

natale

 

Cliaccate sulla foto per maggiori informazioni oppure andate sul sito della Umi!

copertina       Cover Il mio domani arriva di corsa cover Invisibile

I malmessi

cover         book

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Sgranocchiando avventure!

“Trash” è un libro avventuroso, avvincente, coraggioso… visto che nelle sale cinematografiche sta uscendo il film, non perdetevi questa lettura! Giovani umani, nel film altri occhi hanno visto per voi, nel libro siete voi i protagonisti… siete liberi di emozionarvi, di scegliere i vostri personaggi preferiti, d’immaginare luoghi, volti e sguardi amici o nemici! Leggere vi rende liberi 🙂 abbaio del brik!
trash

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Sgranocchiando avventure!

Miss Charity” di Marie-Aude Murail è un libro bellissimo. Punto e basta!

…come del resto TUTTI i libri di questa meravigliosa scrittrice francese!

charity

 

 

 

 

 

 

 

 

La signora Murail ha firmato la mia copia (il brik non c’era) e mi ha lasciato una dedica bellissima:

“Leggere e far leggere, Foto0526

un mestiere,

una passione

… una necessità.”

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Sgranocchiando avventure!

Ho attraversato il mare a piedi” di Loredana Frescura e Marco Tomatis potrebbe essere solo un romanzo storico, ma è anche un’avventura affascinante della quale non si vorrebbe conoscere il finale!ho attraverato

 

 

 

 

 

 

 

 

E

poiché certi libridedica

hanno un’anima come dice “La libraia” ….

 

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… naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

“Mistica Maërva e l’anello di Venezia” di Laura Walter è un libro magico e prezioso… e di Mistica si può continuare a leggere! Laura ha sorpreso Mistica a Padova e poi… (non poi: adesso!) a Verona. Wow!

mistica

Pubblicato in: Fiutando Libri!

…naturalmente ricchi delle proteine della Lettura!

La musica del mare” di Annamaria Piccione è un libro che profuma di mare e di dolci siciliani, ma è anche molto di più.

 

la musica Immagine

Pubblicato in: Ragionando di un cane di nome Brik...

come una vera star

Era stata richiesta la collaborazione del giovane bricchetto per un cortometraggio che mio figlio stava girando per un progetto scolastico. Sicura del successo, mi sono presentata sul set con Gingerbell’s Viper Bryce (col nome completo per l’occasione) elegantemente al guinzaglio. Il border avrebbe dOLYMPUS DIGITAL CAMERAovuto sedere ai piedi di un musicista di strada (mio figlio) ma ovviamente il border se n’è ampiamente infischiato del copione. Dopo aver pecorizzato la troupe, raccattato le briciole del coffee-break ed essersi piazzato in posa sfingea per trenta secondi (trenta secondi nei quali ha spaccato l’obbiettivo con la sua sfolgorante bellezza e dignitosa alterigia che poco avevano a che fare col personaggio richiesto: il cane di un punkabbestia) ha abbaiato protestando vivacemente per noia, coprendo le voce e le note del musicista. Già mi vedevo sul tappeto rosso con al guinzaglio il novello Rex dal fascino inglese alla Rupert Everett e già preparavo il curriculum inserendo la sua partecipazione alla nuova cinematografia sperimentale, e invece il giovane bricchetto è stato cacciato dal set perché indisciplinato. Nonostante le coccole delle maestranze e degli attori ce ne siamo tornati a casa: io con la coda tra le gambe e lui con un bastone da sgranocchiare tra i denti. Per lavare la vergogna del fallimento ho invitato la troupe a pranzo e allora Gingerbell’s Viper Bryce si è esibito nella sua migliore interpretazione del cane mendicante, elemosinando bocconcini sotto la tavola e accucciandosi a terra con aria denutrita e affamata. Morale: nella vita è sempre e comunque tutta una questione di motivazioni!

Giuli

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Ti presento i miei…

I miei fratelli umani sono molto diversi tra loro. Con il grande ci si scatena, lui è forte e con lui si gioca, si gioca per davvero: lanci di palline, tiro alla fune, corse… torni a casa che hai le zampe a pezzi e i polpastrelli consumanti. Dai tutto ed è una bella sensazione. Lui ci mette passione nei giochi ma peFoto0306r lui tutto è passione: è felicissimo oppure è scocciatissimo… è sempre “issimo”. Cambia umore facilmente e questo m’intimidisce un po’. Noi cani siamo intimoriti dagli umani quando fiutiamo incertezza. Forse è una specie d’istinto di conservazione innato, il nostro. La mia famiglia non mi farebbe mai del male, ma quando alzano la voce e sento l’umore scuro, qualcosa mi stringe lo stomaco, abbasso le orecchie e la coda mi scivola in mezzo alle gambe.

Certe persone dicono che bisogna stare attenti ai cani perché non si sa mai cosa passi loro per la testa, ecco noi bestie pensiamo la stessa cosa degli umani.

L’altro fratello, il più giovane, inventa per me dei giochini: “rotola”, “gira”, “passa sotto”, “sali sopra”, “dai zampa”, “fermo Brik con un brick di succo di frutta sulla testa”! E poi suona il pianoforte e quando lui suona io mi siedo sotto la sua sedia e le vibrazioni mi arrivano dal pavimento e si diffoOLYMPUS DIGITAL CAMERAndono in tutto il mio corpo. Appoggio a terra anche il muso ed è un massaggio musicale di vibrazioni e note, una sensazione piacevole. Lui suona e la sua mente vola via e anch’io mi lascio andare a un sonno leggero, muovendo le zampe mentre corro sui pascoli scozzesi, mentre l’erba umida dei miei sogni mi accarezza il corpo e mi ritrovo un giovane lupo selvaggio e libero.

Bry