Alle volte ci si ferma a riflettere e ci si guarda dentro e fuori…
io cosa vedo?
Vedo un’umana strampalata che crede ancora alle storie e va a camminare con un cane figo. Poiché il cane figo è “avanti” e ha avuto un imprinting futurista, preda le macchine e non le pecore. Un border così va impiegato in fattoria, darebbe il meglio, oppure dovrebbe essere un cane sportivo a pieno regime, sarebbe un campione, ma la Umi gli ha aperto un blog. La Umi adora il border alla stracciatella e s’incanta davanti alla sua gioia di vivere, alla sua dolcezza di cane. La Umi vorrebbe e non vorrebbe domare quello spirito selvaggio che pervade il cane quando segue un odore nel vento (trascinandosela dietro), quando scalpita (staccandole il braccio) per raggiungere il parco. La Umi, allora, cerca di usare l’unica arma che conosce e adopera da sempre: le storie e dà voce al border su un blog. Vorrebbe e non vorrebbe, forse è per questo che non riesce a imporsi e gira con la tasca della giacca piena di bocconcini per il rinforzo positivo, pezzettini di caciotta odorosa. Il nobile quadrupede è allergico a tutto tranne che al pesce, le patate e il formaggio: girare con le sardine sarebbe troppo e nessuno farebbe nulla in cambio di un tubero. La Umi premia il border quando attraversa elegante, al piede, sulle strisce pedonali: la pelliccia bianca del petto sbuffa fuori come uno sparato troppo stretto mentre i suoi occhi color ambra la guardano avidi di caciotta. La Umi intanto ripensa a quella vecchia zia con la mentalità d’una volta che diceva: “Portare sempre biancheria intima pulita, che se succede qualcosa e ti portano in os
pedale…” Ecco, se succedesse qualcosa alla Umi e dovessero spogliarla la troverebbero con una tasca piena di pezzetti di caciotta. Semmai la visitasse un patologo da detective story potrebbe costruirci un giallo noir: la feticista della caciotta… mah! (la lingerie è pulita, però)
Insomma, tornando a noi, gli addestratori dicono che ci vuole pazienza, perseveranza e coerenza (…le tre regole d’oro per fare l’autrice di narrativa per ragazzi, ma-guarda-un-po’!) però la Umi crede soprattutto nelle storie e quando il brik la fa davvero arrabbiare lo minaccia con sguardo severo: attento che ti chiudo il blog!