Esame senologico. Mentre il medico esegue l’ecografia, guardo lo screening sul monitor. “Vede le fasce grigie? sono la parte adiposa -spiega lui– le altre, quella ghiandolare.”
Il tipo, occhi azzurri e capelli biondo anziano, è uno di quegli uomini degli spot televisivi che, direbbe la Murgia, a differenza delle donne non invecchiano, ma maturano.
“Un seno non più giovane -continua quello- presenta in maggioranza parti adipose (grazie) Non sta più su come quello giovane, pieno di tessuto ghiandolare (ma dai?) Infatti certe donne ricorrono alla chirurgia plastica” (…ma questo ha un altro lavoro in una clinica estetica?)
Io replico che la penso come Anna Magnani quando, a chi le diceva di farsi stirare le rughe, rispondeva che ci aveva messo una vita a farsele venire. E lui: ”Donna interessante la Magnani, ma non bella” (ancora!)
Poi mi domandano perché preferisco le donne medico!
Salverei solo il ginecologo di Lussemburgo che ha aiutato a nascere mio figlio: magrolino, alto, che, nonostante la prole numerosa, pareva un essere asessuato dalla calma infrangibile. Mentre, io, nella saletta dalla luce soffusa e con la filodiffusione, mi spaccavo la cervice uterina per far uscire la creatura, lui e mio marito, accanto a me, discutevano su quali fossero i vini migliori: quelli francesi o quelli italiani? Ecco, lui mi era simpatico.
Che stronzissimo dottore… ma chi cavolo si crede di essere…questa è la prova che non basta avere una laurea per essere “intelligenti”
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