Io e te, te e io.
Sei un cane da lavoro, fai il cane di famiglia.
Ti adatti a ogni cambiamento e mi saluti sempre al mattino saltando sul letto pieno di allegria. Non conosci il domani e vivi il presente sempre con la stessa gioia.
Non sei un cane facile. Ti ho dedicato Huck perché so che saresti potuto essere così e forse già lo sei e per questo non sei facile.
Sono solo cani, vero, ma posso educarci ad ascoltare, ci insegnano a decifrare quello che nessuno ci dice, sono una palestra per vivere con senso.
Gli animali ci rendono più umani.
A Bryce ho dedicato I segreti di Huck, Mimebù Edizioni, un romanzo che nasce con lui, ma che fatica a essere letto, a essere visto. Forse è colpa dell’autrice, non certo del cane.
Te e io, io e te.
Camminiamo insieme.
I segreti di Huck – Come nascono le storie












hé cara amica, di mio figlio. Per anni io e Bryce lo abbiamo accompagnato a lezione e lei è sicuramente una persona che ha incontrato, sebbene per pochi secondi, parecchie volte in quelle occasioni. Appena la nostra amica ha varcato il cancello di casa, Bryce le è andato incontro, non l’ha neanche avvicinata, s’è girato scodinzolando e abbaiando ed è andato su per le scale in cerca del suo fratello umano. Nessuno dei presenti ha avuto alcun dubbio che Bryce avesse riconosciuto l’insegnate di mio figlio e fosse corso ad avvisarlo che lei era venuta a trovarlo.


ndo.





i vigili del fuoco, impegnati in mille chiamate a causa del maltempo. Arriva un giardiniere fornito di scala ed io e Bryce ci allontaniamo cercando di disperdere la folla. Se fossi un gatto neanch’io scenderei da quell’albero ai piedi del quale si è raccolto un branco di cani! Alla fine vedo da lontano la ragazza che stringe al petto il piccolo e se lo porta a casa: quando un branco di cani salva la vita a un gatto!
o se ci provassero anche le persone.”





