Un anno importante il 2018 per me. Due nuovi libri per ragazzi 13/17, quell’età per cui mi piace tanto scrivere. E un’età con cui mi piace tanto dialogare, infatti è nato anche un gruppo di lettura 13/17 nella biblioteca del Comune dove vivo, quello dei Lettori Ribelli. Un percorso il mio cominciato tanti anni fa e proseguito con tenacia. Ho lottato per quello che volevo fosse il mio mestiere e per farlo come lo intendo io.

I ragazzi 13/17 non leggono, sembra incredibile voler scrivere per loro.
Ma… esiste un MA grosso, gigantesco. È quella congiunzione avversativa che racchiude in sé le potenzialità inespresse, accantonate, disabilitate. Esiste la fiducia in un futuro prossimo che sta tutta stipata in quel MA. Le biblioteche scolastiche praticamente non esistono, ma tante insegnanti leggono insieme ai ragazzi; le biblioteche in generale non hanno fondi, ma i gruppi di lettura nascono e vivono nelle storie; le librerie a volte sono costrette a chiudere, ma noi scrittori continuiamo a scrivere pensando come lettore ideale un ragazzo o una ragazza.

Sembra l’azione di un manipolo di folli, eppure quella follia è ossigeno. Forse elio, forse un gas inebriante che contagia e appassiona. Ogni romanzo appartiene a un lettore, eppure la storia può essere sempre la stessa che unisce nella naturale diversità di ognuno. Le buone storie non devono insegnare nulla, eppure nelle storie impariamo a essere liberi e a esercitare la nostra libertà.
I ragazzi e le ragazze che vivono pienamente il loro presente, ma hanno anche un libro da leggere tra le mani, hanno dei sogni nel cassetto. In quel cassetto sta il futuro, anche quello di noi adulti di oggi.
Solo il vero folle non crederebbe nei ragazzi lettori e nelle ragazze lettrici.
Buon Natale e sereno anno nuovo!






