Sheep-dog, pecore, governo del gregge fanno parte del lavoro del Border Collie, eppure Brik li snobba. Lui adora assaggiare le praline di cacca di pecora e abbaiare alle galline del recinto vicino. Grida anche due abbai offensivi ai cavalli ma delle pecore se ne infischia.
Questa è l’idea della Umi dopo varie lezioni di governo delle pecore affrontate insieme a Bryce, ma nella testa del giovane bricchetto, mentre sozzo e stanco riposa, passano ben altri pensieri…
“…Io mi domando: perché devo radunare quattro pecoroni spaventati? D’accordo sono un border e se mi portate in una fattoria nelle lande sconfinate e con un gregge di pecore da condurre all’ovile posso anche darmi da fare, ma io nel recinto con i pecoroni ci sto stretto. Poi quelle povere bestie sono stufe di far lezione al “cane” di turno. L’istruttore spiega alle persone cosa fare e queste eseguono, s’improvvisano pastori e i cani s’impegnano e alcuni tentano pure di mordere le pecore. I cani, quelli qualunque, mica lo sanno che in competizioni serie di sheep-dog mordere allo stinco la pecora o pinzarla (come diciamo noi in gergo tecnico) è una grave penalità. Possono essere anche squalificati per una pinzata! Non che voglia fare l’amico del giaguaro o riscrivere Tom e Jerry sovvertendo l’ordine naturale della cose, ma a me quelle testone lanose mi fanno pure pena: tutto il giorno a girare e rigirare come sceme nel recinto, a entrare e uscire dai “gate” rischiando lo stinco solo per divertire l’umano di turno! Noi border le pecore le governiamo con lo sguardo, sono i nostri occhi a dare i comandi… ma che Pastori Tedeschi vadano in polizia e lascino a noi il lavoro sporco! Le zampe s’insudiciano di fango, il pelo si gonfia e i nostri occhi magnetici intimano alle pecore ribelli di rientrare nel gruppo. Questo in Scozia o sui pascoli d’alpeggio, mica nel recinto del maneggio
dietro casa. Lì si dà fastidio alle galline del pollaio, perché un border serio ha soprattutto l’indole del rompiscatole. E’ irriverente, potenzialmente mascalzone e estremamente intelligente da capire quando c’è un umano da coccolare. Con i cavalli, invece, noi border ci divertiamo sempre a dialogare, loro sono esseri dotati di grande empatia e ironia, quattro battute ce le scambiamo volentieri quando c’incontriamo. In quanto al pralinato, beh ognuno ha le sue debolezze e i suoi gusti. E poi è tutto cibo vegano, eh!”
Un pensiero riguardo “L’amico del giaguaro…”